Cinquant’anni fa usciva l’album “Anima” di Riccardo Cocciante che conteneva le indimenticabili “Bella senz’anima” e “Quando finisce un amore”. Dopo una lunga assenza dai palchi il cantautore è voluto tornare live in un grande concerto evento all’Arena di Verona per celebrare il compleanno di questo lavoro che ha dato il via a una lunga carriera di successi e che ancora continua a far battere il cuore.
“Inaspettato sì, celebra il momento, celebra la ricorrenza di questi 50 anni, che ragazzi non è da tutti. 50 anni e sono ancora qui, le canzoni sono ancora qui. Forse il pubblico mi chiedeva da molto tempo di tornare sul palco scenico, voleva vedermi, voleva anche sentire se esistevo ancora a livello artistico. Questa è l’occasione di dire loro sono qua e sono ancora vivo”. Sempre grato al suo pubblico e generoso, in questo live Cocciante ha voluto tornare all’essenziale della sua musica, come ha raccontato presentando il progetto.
“Ci sarà per prima cosa un ritorno alla modalità di suonare col gruppo, con la banda, non con le orchestre, ormai si fa tutto un po’ così. Io cerco di tornare alla sorgente, forse con qualche piccolo difetto, ma i difetti possono essere poi qualità. Io ho sfruttato molti miei difetti per farli diventare qualità e spero che questo concerto diventi anche così”. Anima ha avuto una genesi complessa eppure ha cambiato la musica italiana. “È stato un disco difficile, un disco di rivolta, di ribellione, di uno stile che non tutti volevano da me, è stato un disco rifatto due volte, quindi come vedi non è stato facile, ma forse alla fine merita.
Canzoni che hanno raccontato e regalato emozioni e che continuano a vivere. “Credo che quando una persona crea qualche cosa diverso dagli altri allora ha una possibilità di esistere. Io cerco di non fare delle canzoni di moda, cerco di fare delle canzoni con la C maiuscola, sperando che continuino nel tempo, non cerco di fare il successo immediato. La sua discografia vanta in tre lingue più di 40 album, ma Cocciante non si accontenta e ha già qualche sorpresa in lavorazione. “Io non mi fermo mai” ama ripetere e il suo pubblico lo ama proprio per la sua sincerità, con una punta di celeste nostalgia.