Ricerche Google rappresentano il 40% delle emissioni CO2 del web

9 maggio 2018

Fare ricerche su Google costa molto in termini di sprechi di energia e di produzione di anidride carbonica: i 3,5 miliardi di richieste al giorno inoltrate al motore di ricerca rappresentano il 40% del totale delle emissioni di internet. Il web dipende da milioni di server che conservano e processano i nostri dati in tutto il mondo. Per far funzionare tutto questo è necessaria moltissima energia. La maggior parte di essa proviene da fonti non rinnovabili: uno studio del 2015, scrive il quotidiano online Quartz, sostiene che l’attività di internet produca la stessa quantità di anidride carbonica dell’industria aerospaziale. Secondo i dati raccolti dal progetto dell’artista e ricercatrice, Joana Moll, Google processa 47.000 richieste ogni secondo, che rappresentano 500 chili di emissioni di CO2 ogni secondo, ovvero 0,01 chilogrammi a richiesta. Dati confermati da Google stessa nell’articolo. Il gigante della Silicon Valley sta progettando data center più efficienti dal punto di vista energetico, investendo in energia pulita e ha numerosi programmi di compensazione del carbonio. Sempre la ricercatrice Moll ha realizzato un’altra grafica dal nome DEFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOREST che mostra come, per ogni secondo speso su Google, 23 alberi devono consumare le loro capacità di assorbire CO2.

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