Riciclaggio, rinviati a giudizio Fini e la sua compagna con il cognato e il suocero

Il processo, che chiama in causa anche il ‘re delle slot’ Corallo ed altre quattro persone, avra’ inizio il 30 novembre

Elisabetta Tulliani Gianfranco Fini

L’ex presidente della Camera Gianfranco Fini e la sua compagna Elisabetta Tulliani con il fratello Giancarlo e papa’ Sergio sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di concorso in riciclaggio dal gup Elvira Tamburelli nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarita’ che caratterizzarono una serie di operazioni finanziarie a cominciare da quella legata all’appartamento di Montecarlo (che una contessa aveva lasciato in eredita’ ad An) che Tulliani junior acquisto’, attraverso la creazione di due societa’ off-shore, la Printemps e la Timara, spendendo poco piu’ di 300mila euro nel 2008 quando la cessione dell’immobile nel 2015 frutto’ un milione e 360mila dollari.

Il processo, che chiama in causa anche il ‘re delle slot’ Francesco Corallo, l’ex parlamentare di AN e di FI Amedeo Laboccetta ed altre quattro persone, che rispondono di associazione per delinquere, avra’ inizio il prossimo 30 novembre davanti ai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma. “E’ una vicenda complessa ed anche si può dire controversa – ha detto il difensore di Fini, l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi -. Il giudice ha dato atto di quello che è stato l’apporto difensivo, ma ha deciso per il rinvio a giudizio. Nel processo metteremo in risalto fatti che sono diversi da quanto sostiene la Procura”, ha continuato il penalista.