Sembra prevalere l’ipotesi del dolo dietro il vasto incendio scoppiato ieri sera in una ditta per il riciclaggio dei rifiuti nel savonese, dal quale si e’ sprigionata una densa nube nera. Vigili del fuoco in azione a Cairo Montenotte con reparti provenienti da tutta la Liguria. Le fiamme si sono sprigionate in serata nell’area stoccaggi dell’azienda Fg Riciclaggi di Bragno, una ditta specializzata nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti. Il fuoco e’ divampato alle 21.30 in un’area contenente rifiuti di varia natura. Centinaia le telefonate giunte ai centralini dei vigili del fuoco. Testimoni hanno riferito di un incendio “spaventoso con lingue di fuoco alte” che si sono levate “oltre il capannone industriale” e di “una nuvola di fumo che incombe sulla zona”. Per questo sono stati allertati anche i tecnici dell’Arpal (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure) e della protezione civile per accertare l’entita’ dell’inquinamento nell’aria e gli eventuali rischi per la salute della popolazione. Sul posto anche il sindaco di Cairo, Paolo Lambertini, che ha espresso preoccupazione per la grande nuvola di fumo che il vento spinge verso Ferrania. Le indagini sulle cause del rogo sono state avviate dai vigili del fuoco e dai carabinieri: fra le ipotesi al vaglio, quella un gesto doloso, anche perche’ l’incendio e’ divampato in un giorno di pioggia.[irp]
I responsabili della ditta Fg hanno assicurato che nell’area dell’incendio vengono stoccati materiali di carta, di plastica e di legno, ma non sostanze o materiali pericolose ed inquinanti. I sindaci dei Comuni della zona dove e’ in corso il violento incendio ad alcuni depositi di rifiuti, e dalla quale si innalza un’alta nube nera, hanno invitato ad adottare una serie di precauzioni in via cautelativa. Le scuole resteranno chiuse oggi a Cosseria, Bragno, Ferrania e San Giuseppe di Cairo. Hanno poi raccomandato di evitare di esporre i bambini a fumi e polveri che potrebbero rivelarsi nocivi, anche se al momento non si ha alcuna certezza sulla loro potenziale tossicita’, sulla quale si attende il responso dell’ Arpal. I depositi contengono materiale da riciclo, tra cui plastica e pneumatici. Fortunatamente il sistema antincendio dei depositi ha permesso di limitare i danni. Lo scorso febbraio, in seguito ad un incendio simile a Cisano Sul Neva (Savona), i primi cittadini della zona avevano emesso ordinanze imponendo ai residenti per alcuni giorni di tenere chiuse le finestre.[irp]