“Rifondare FI, pronto a tornare in campo”. Agibilità permettendo

“Rifondare FI, pronto a tornare in campo”. Agibilità permettendo
7 dicembre 2014

fitto,berlusconi

di Maurizio Balistreri

“Forza Italia dovrà tornare a essere una forza viva tra la gente presente in tutti i Comuni per dare vita a una rifondazione di Forza Italia che dovrà aderire alle campagne che metteremo in campo per le prossime elezioni nazionali. Sto lavorando per tornare perché penso che sia doveroso ritornare a occuparci a tempo pieno del nostro Paese”. Silvio Berlusconi interviene telefonicamente a un’iniziativa dei club Forza Silvio a Palermo. E’ carico, grande entusiasmo, infiamma la platea degli azzurri venuti da tutta la Sicilia per partecipare a una manifestazione dei club Forza Silvio. Dunque, il Cav sempre più in campo e si dice pronto a sfidare in campagna elettorale Matteo Renzi, non lasciando spazio alcuno al segretario della Lega Matteo Salvini.

Per l’ex premier, “è importante ricominciare da coloro che si sono astenuti”. “Forza Italia dovrà cominciare a lavorare facendo la stessa quantità di lavoro che avevamo destinato ai club – annuncia -. In Italia siamo arrivati ad avere 1.200 club funzionanti; in quasi tutte le realtà locali si sono creati dei contrasti tra gli azzurri di Forza Italia e gli azzurri del club. Dopo aver fatto molti approfondimenti abbiamo deciso che le missioni affidate ai club siano prese in capo direttamente da Forza Italia e dagli azzurri di Forza Italia che devono interessarsi dei temi che oggi la situazione impone: ci sono sempre più persone licenziate e famiglie che non arrivano alla fine del mese”.

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Nei giorni scorsi, Berlusconi, nel corso di un’intervista a un quotidiano online, si era detto certo “che riavrò l’onore perduto”. D’altronde, il ruolo da candidato o da leader dipende dalla cosiddetta agibilità politica”. In ogni caso, è convinto che “ancora oggi non vedo nessun altro che possa esercitare una leadership in grado di unificare il mondo del centrodestra”. Prima di sfidare Renzi, però, bisognerà probabilmente eleggere il nuovo Presidente della Repubblica. Per Berlusconi “è naturale” che il Colle rientri nel Patto del Nazareno: i due temi – Quirinale e riforme – “fanno entrambi parte delle regole e delle garanzie, non possono che andare di pari passo”.

Per questo, sul Capo dello Stato, il leader di FI si aspetta “un percorso di condivisione” per avere “un Presidente della Repubblica che non sia solo espressione della sinistra, come è stato con gli ultimi presidenti, ma sia una figura di massima garanzia e di rappresentanza di tutti gli italiani”, continua a ribadire il Cav. C’è sempre aperta la ‘pratica Fitto’. In merito, all’ex presidente della Puglia, Berlusconi spiega di non voler porre il leader dei dissidenti azzurri davanti a un “dentro o fuori”: “Io non ho mai cacciato nessuno, non ne sono capace. Né credo che lui voglia imitare Fini o Alfano”. Le distanze tra i due però restano. E la partita è tutt’altro che finita.

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