Il governo incassa sul disegno di legge che abolisce le Province la sua quarta fiducia ad un mese dal suo insediamento. Le prime due verifiche parlamentari sul programma di governo di Matteo Renzi, si sono infatti tenute il 25 febbraio scorso con 169 sì, 139 no, 0 astenuti in Senato e 378 sì, 220 no, 1 astenuto alla Camera. Il 13 marzo scorso l’esecutivo ha ottenuto la fiducia sul decreto legge Missioni con 325 sì, 177 no, 2 astenuti. Oggi infine in Senato con 33 voti di scarto è passata la fiducia anche sul ddl Delrio (i voti favorevoli sono stati 160, i contrari 133).
Ora il testo torna alla Camera. L’altro ieri la commissione Affari costituzionali aveva votato sugli emendamenti. E il governo era andato sotto due volte. Oggi la situazione si era complicata ulteriormente. Due senatori dei Popolari per l’Italia, Tito Di Maggio e Maurizio Rossi, si erano dichiarati contrari al provvedimento e avevano annunciato di votare contro. “Il provvedimento non sta in piedi, ho molte perplessità”, aveva affermato il senatore Di Maggio, “non possiamo sottostare al ricatto, le riforme vanno fatte in modo serio altrimenti è un disastro”. Il ministro Boschi ha precisato che “la fiducia è posta su un maxiemendamento depositato dal governo”.