Riforma Equitalia, stop a cartelle pazze
Rivoluzione in casa Equitalia. La legge delega sulla riforma fiscale cambia l’istituto della riscossione coattiva delle somme iscritte a ruolo, cioè il meccanismo che permette allo Stato di incassare un credito, con conseguenti pignoramenti, che ha sempre scatenato lamentele e proteste dei contibuenti. Nascerà un mini-ruolo per la piccole somme fino a 1.000 – 2.000 euro che scongiura l’arrivo della temutissima cartella esattoriale: un call center solleciterà il pagamento con un richiamo verbale, poi si passerà ad inviti bonari e solo in caso di necessità partiranno cartella e procedure esecutive di riscossione. Un modo per rendere più disteso il rapporto tra Fisco e contribuente. Il piano di revisione prevede anche lo scorporo di Equitalia, che si occupa di riscuotere il credito, dall’Agenzia di riscossione, che invece fa l’accertamento e iscrive la persona nell’elenco dei debitori. Il nuovo esattore diventa così un’agenzia autonoma e indipendente, con un ruolo più tagliato sul servizio pubblico che di natura privatistica.
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