Al termine dell’incontro romano al Nazareno, di domenica notte, tutti hanno gridato vittoria. L’ennesimo vertice di maggioranza, ha decretato non solo la pace tra Pd e Udc, ma un patto blindato sulla riforma delle Province. Entusiasta il responsabile Welfare della segreteria del Pd, Davide Faraone: “E’ stata trovata un’ottima mediazione” sulla riforma delle province. Più che soddisfatto, il ministro per la Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia, in quanto “contento per questo inizio di chiarimenti avvenuto nella maggioranza” e parla di un “rapporto forte tra Udc e Pd”. Quindi, ieri, in Aula ci si aspettava una rapida e spedita volata per portare a termine una riforma delle Province che da circa un anno, per gli abitanti oltre Stretto è già cosa fatta. Ma così non è stato. Sala d’Ercole e i suoi inquilini, in meno di tre ore di lavori con una serie di sospensioni, hanno concluso con un nulla di fatto. E cosi’, dopo un breve confronto con i capigruppo, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha preso atto dello stallo e rinviato a oggi la discussione. In mattinata, si svolgera’ una conferenza dei capigruppo con l’assessore alle Autonomie locali e il presidente della commissione Affari istituzionali per “trovare una sintesi su un problema complesso e delicato”, ha detto Ardizzone. Un problema complesso e delicato, diciamo noi, che di certo dimostra che al Nazareno, alla fine della fiera, “l’ottima mediazione trovata” sulla riforma annunciata da Faraone, si sarà spezzata durante in ritorno a Palermo.