Riforma delle Province, Sicilia nel caos. Il 29 novembre si rischia di andare alle urne
IL PASTROCCHIO Lo affermano i deputati regionali del PD Anselmo e Ruggirello che dopo la bocciatura di Roma chiedono al presidente dell’Ars di incardinare al più presto il relativo ddl
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“La mancata approvazione delle modifiche alla riforma delle Province rischia di gettare la Sicilia nel caos: a tutt’oggi, infatti, risultano ancora valide le convocazioni delle elezioni di secondo livello del 29 novembre e la presentazione delle candidature e delle liste l’8 e il 9 novembre, con il ‘vecchio impianto impugnato dal Consiglio dei Ministri”. Lo dicono i deputati del PD Alice Anselmo e Paolo Ruggirello, vicepresidente e componente della commissione Affari istituzionali all’Ars, a proposito delle modifiche alla riforma delle Province che istituisce le Città Metropolitane e i Liberi Consorzi in Sicilia. “Abbiamo rispettato la tabella di marcia in commissione e adeguato il testo in base ai rilievi posti dal Cdm. Chiediamo adesso – proseguono Anselmo e Ruggirello – al presidente dell’Ars di incardinare al più presto il ddl in aula. Ci aspettiamo che il nuovo governo lavori subito in questa direzione: di fronte alle tante emergenze della Sicilia, serve un governo vero e forte. Senza perdere altro tempo”.