Referendum costituzionale, l’Anpi esce allo scoperto: intensificare campagna per No

LE RIFORME L’Associazione partigiani va avanti con la raccolta firme anche per la correzione dell’Italicum: inaccettabile campagna discriminatoria fra partigiani

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L’Anpi annuncia di non voler prestare il fianco alle provocazioni di questi giorni, conferma la posizione sul referendum costituzionale e rilancia la campagna firme. In un documento diffuso al termine della riunione del Comitato nazionale si legge che è stato deciso “di intensificare la Campagna per il no alla riforma del Senato e per il sì alla correzione di parti della legge elettorale Italicum, in tutti i luoghi in cui l’Anpi ( (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) ha una sede, d’intesa con l’Arci e con le altre Associazioni che hanno aderito ai comitati per il no alla riforma del Senato e per la correzione della legge elettorale, adottando tutte le misure necessarie perché la raccolta delle firme si concluda tempestivamente e con esito positivo, invitando tutti gli iscritti a dedicare ogni impegno affinché si realizzi un’ampia e completa informazione di tutti i cittadini, sulle ragioni del no e sui contenuti della riforma in discussione”. Inoltre l’Anpi decide “di non accettare provocazioni e dunque di non intervenire in dibattiti e polemiche che non riguardino i contenuti dei referendum”.

L’Anpi deplora poi “la inaccettabile campagna introdotta contro l’ANPI, perfino tentando discriminazioni fra i partigiani e respingendo altrettanto vergognosi avvicinamenti ad organizzazioni di stampo fascista; di invitare tutti, Governo, Partiti, Associazioni, cittadini, a mantenere la campagna referendaria nei confini della democrazia e della correttezza, dando assoluto ed esclusivo primato ai contenuti”. L’Anpi inoltre “invita la stampa a dar conto di tutte le posizioni, senza preferenze ne distinzioni ed, in particolare, radio e televisione ad aprire spazi adeguati anche ai sostenitori del NO, come finora non e avvenuto; richiama l’attenzione del Garante delle Comunicazioni a fare il possibile per garantire che l’informazione nella campagna referendaria, sia ampia ed equilibrata, si abbassino i toni, si privilegino le discussioni, pacate e le riflessioni informative. “Il referendum è un diritto dei cittadini e delle cittadine ed e uno strumento di democrazia – sottolineano – : è necessario che tutti lo rispettino e si adeguino alla necessita di consentire una piena conoscenza dei reali problemi in discussione, senza prevaricazioni e senza l’uso di dichiarazioni provocatorie ed offensive”. “L’ANPI tutta e impegnata a garantire che questo importante esercizio di democrazia si svolga con estrema correttezza e parità di condizioni, in modo che davvero la parola conclusiva spetti al popolo”, conclude il documento.