Boschi: “Veri partigiani con noi”. E Bersani si infuria: “Come si permette”

Boschi: “Veri partigiani con noi”. E Bersani si infuria: “Come si permette”
22 maggio 2016

di Maurizio Balistri

Altissima tensione nel Pd sul referendum costituzionale di ottobre. A scatenare la polemica, le parole del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi che a “In 1/2 ora” su Rai 3 ha detto: “Il direttivo dell’Anpi si è espresso chiaramente per il no ma dentro l’Anpi, ci sono molti partigiani, quelli veri, quelli che hanno combattuto, che diranno sì alle riforme”. Il ministro, a questo proposito, ha fatto riferimento a quanto dichiarato in una intervista da Germano Nicolini, il “comandante Diavolo”, che ha annunciato il suo voto favorevole. Le parole della Boschi fanno andare su tutte le furie l’ex segretario Pierluigi Bersani che affida a Facebook una presa di posizione durissima: “Come si permette la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell’Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del Senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E che lo usi subito”. A stretto giro arriva la replica del senatore renziano Andrea Marcucci: “Ci sono anche partigiani che voteranno per il ‘sì’, bisognerà mandare la rassegna stampa a Pierluigi Bersani. Sulle parole del ministro Boschi, una inutile polemica”.

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Anche fuori dal Pd, però, tutta la sinistra si schiera contro il ministro. Per Pippo Civati (ex Dem, ora deputato di Possibile), è “assurdo e volgare dividere i partigiani veri da quelli falsi (?)” e un altro ex Pd, Alfredo D’Attorre (Si), ironizza: “La ministra Boschi, dopo la brillante trovata di equiparare i sostenitori del ‘no’ a CasaPound, oggi ci ha offerto un’altra vetta del suo pensiero politico, sostenendo che i veri partigiani sono quelli che sosterranno la sua riforma, non quelli rappresentati dall’Anpi. Non si sa ormai davvero se ridere o piangere”. Boschi, nello studio di Lucia Annunziata, ha però difeso la bontà delle riforme e annunciato che, in caso di vittoria del “No” anche lei, come Matteo Renzi, lascerà la politica: “Ovviamente – ha detto – è un lavoro che abbiamo fatto insieme. Ci assumiamo insieme la responsabilità politica. Se il referendum dovesse andare male ci saranno altri, noi non andremo avanti con il nostro progetto politico. Ma vinceremo”. Ironica la replica di Renato Brunetta (Fi): “Belle notizie, dal momento che se va via anche la Boschi se ne va tutto il giglio magico”.

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