Riforme, Renzi a rapporto da Napolitano

Renzi a rapporto da Napolitano. Dopo il faccia a faccia con il presidente della Bce Draghi il premier incontra il Capo dello Stato per fare il punto su riforme ed economia. L’incontro nella Tenuta presidenziale a Castelporziano. “Nell’incontro di questa sera il Presidente del Consiglio ha riferito al Capo dello Stato della sua telefonata con il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, dei suoi recenti viaggi all’estero a cominciare dalla missione al Cairo e ha parlato delle decisioni che il governo prepara per l’economia e il lavoro nonche’ del progetto per la riforma della giustizia che conta di portare al Consiglio dei ministri del prossimo 29 agosto”. Lo comunica una nota del Quirinale.

Faccia a faccia con Draghi Incontro tra il presidente della Bce Mario Draghi e il premier Matteo Renzi. Il faccia a faccia, secondo quanto riferisce il Corriere dell’Umbria, si sarebbe svolto ieri a Città della Pieve, dove il governatore ha una residenza di campagna. No comment da Palazzo Chigi. Alle nove di ieri mattina un elicottero con la scritta Repubbblica Italiana e la coccarda tricolore è atterrato sul campo di calcio di Pò Bandino, frazione pievese a pochi chilometri da Chiusi, con a bordo Renzi. Il pomeriggio del giorno prima, lunedì, era arrivata una telefonata in cui si chiedeva di trovare un terreno per l’atterraggio di un velivolo. Quindi al gestore del campo è stata data disposizione di lasciare libero l’impianto per un’esercitazione militare, con il conseguente annullamento degli allenamenti previsti. Poi ieri mattina l’arrivo dell’elicottero, ripartito verso le 11,30 sempre con a bordo il premier.

“L’Italia non è osservato speciale” “Con Draghi ci vediamo periodicamente, era già tutto a posto da prima. La stampa ha letto le parole del presidente della Bce in una chiave negativa per l’Italia e quindi il mio ‘non ci facciamo commissariarè è sembrato una replica alla Bce, ma non è così”. Il presidente del Consiglio conferma l’incontro in Umbria con il presidente della Bce. “L’Italia – assicura Renzi – non è un osservato speciale, ve lo assicuro. Non è così”. Di consguenza, puntalizza ancora il premier, ogni accostamento tra l’attualità e la lettera recapitata nel 2011 al governo Berlusconi è del tutto improprio. “Io – si limita a osservare il presidente del Consiglio – nel 2011 non c’ero. Facevo il sindaco di Firenze”.