Rilancio di Forza Italia sulla serrata leghista: manifestazione opposizioni

CENTRODESTRA La proposta avanzata da Toti è vista di buon occhio da Salvini: vedrò Berlusconi dopo derby Milano di Enzo Marino

toti salvini

di Enzo Marino

Mantenere l’asse con la Lega evitando però di subirlo. Forza Italia cerca di riprendere in mano l’iniziativa nel centrodestra e lo fa lanciando a Matteo Salvini una sorta di controproposta rispetto alla serrata già annunciata per novembre. Serrata sulla quale gli azzurri avevano reagito con assoluta freddezza. Propone Giovanni Toti: “Serve una grande mobilitazione dell’opposizione di centrodestra contro questo governo e in particolare contro le politiche economiche, di sicurezza e di immigrazione largamente inconcludenti. Ritengo che debba essere una mobilitazione comune di tutti i partiti che si ritengono alternativi al governo della sinistra e che ne auspicano una fine rapida”. Come a dire, mettiamo da parte la serrata lanciata in solitaria dai padani e organizziamo qualcosa insieme. Una iniziativa che, a differenza di quella sulle primarie, questa volta non solo non cade nel vuoto ma ottiene la bollinatura della portavoce azzurra, Deborah Bergamini. “Gli ultimi sondaggi – sottolinea – mostrano che in caso di elezioni il centrodestra unito (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) supera il Pd. E’ bene quindi incominciare fin da subito a dar vita ad iniziative concordate e comuni, dentro e fuori del Parlamento, per far tornare il centrodestra al governo del Paese. Muoversi all’unisono è la maniera più efficace per vincere le elezioni amministrative di primavera e successivamente quelle politiche”.

Forza Italia cerca così di raggiungere anche un altro obiettivo: non solo non sembrare a rimorchio del Carroccio ma neanche evitare di prestarsi all’accusa di essere filo governativa. La competizione collaborativa (o se si preferisce la collaborazione competitiva) tra Forza Italia e Lega continua infatti ad acuirsi man mano che si avvicinano le prossime scadenze elettorali: ossia, quelle amministrative che hanno nella corsa per Milano un turning point. Una partita che buona parte della classe dirigente forzista si gioca in prima persona. La sensazione dentro il partito di Silvio Berlusconi, comunque, è che sulla proposta di una serrata Matteo Salvini sia alla fine in difficoltà e che possa per questo alzare il tiro su altre partite. Finora ha raccolto meno consensi di quanto non sperasse e certo la distanza mostrata dal Cavaliere sul punto non ha aiutato. Il leader della Lega, in realtà, come nel suo costume ostenta sicurezza. “Noi la serrata la facciamo comunque, la facciamo con gli italiani. Non vogliamo – spiega – fare uno sciopero come quelli della Cgil, non vogliamo andare a mettere bandierine”. Di più, si dice convinto che Berlusconi alla fine cambierà idea e che gli spiegherà le sue buone ragioni in un incontro che si terrà “dopo il derby di Milano”, dunque dopo il 13 settembre.