Nel quadro di un’indagine riguardante presunti reati fiscali connessi alla gestione delle cooperative di supporto ai migranti, il tribunale di Latina ha deciso di rinviare a giudizio Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo, rispettivamente moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro. Questo processo, fissato per il 24 gennaio, coinvolge altresì altre quattro persone, di cui due potrebbero essere escluse per irreperibilità.
Le accuse si concentrano principalmente sulle dichiarazioni dei redditi del 2018 e del 2019. Durante l’ultima udienza, il pubblico ministero ha ampliato le contestazioni, mentre il giudice ha accolto le parti civili, tra cui sindacati e lavoratori. L’incidente giudiziario ha avuto inizio il 30 ottobre con il collocamento ai domiciliari delle due donne, nell’ambito di un’altra parte dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza. A loro sono contestati reati di frode nelle forniture pubbliche, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio nella gestione delle cooperative.
L’avvocato difensore di Murekatete, Lorenzo Borrè, ha dichiarato: “Avevamo richiesto l’acquisizione dei verbali assembleari per dimostrare l’estraneità della mia assistita ai fatti contestati. Al processo ribadiremo le stesse argomentazioni”. Il procedimento giudiziario è stato avviato in seguito a segnalazioni su presunti mancati pagamenti agli impiegati e sulle condizioni critiche in cui erano ospitati alcuni richiedenti asilo nelle strutture gestite dalla cooperativa “Karibu”. Il tribunale si appresta quindi ad esaminare attentamente le accuse di presunta evasione fiscale e altri reati connessi alla gestione delle cooperative per migranti, con l’obiettivo di fare chiarezza su questo intricato caso giudiziario che coinvolge direttamente la famiglia del deputato Soumahoro.