Rio 2016: furti e sabotaggi nel villaggio olimpico

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Diversi atleti cinesi si sono lamentati in questi ultimi giorni dei furti e dei disagi sul sito dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, rendendo pubbliche le loro disavventure sui social network, dove le critiche all’organizzazione delle Olimpiadi sono ormai un top trend. Shi Dongpeng, specialista dei 110 metri a ostacoli, ha spiegato di aver subito il furto del computer al suo arrivo in Brasile. Sul social network Weibo, la star del tennis tavolo Fan Zhendong ha diffuso foto sue e del compagno di squadra Zhang Jike intenti a riparare l’asta di una doccia difettosa al Villaggio Olimpico. Il ginnasta Feng Zhe, medaglia d’oro alle parallele ai Giochi di Londra, si è da parte sua lamentato delle toilette intasate al centro di allenamento.

Una pioggia di critiche che trova ampio risalto sui social network, dove gli utenti rimproverano agli organizzatori dei Giochi 2016 di non essere all’altezza di quelli di…Pechino 2008. “Ho l’impressione che serva inviare una forza di pace perché questi Giochi Olimpici siano un successo”, ha scherzato lo scrittore cinese Zhou Yu. Il ministero degli Esteri cinese ha rivolto un appello a una maggiore prudenza a Rio, spiegando che atleti e membri della delegazione olimpica erano stati vittime di furti “frequenti”, “e a volte a mano armata”. Le autorità cinesi hanno invitato a “non visitare favelas e luoghi isolati da soli”, “non uscire con zaini, né indossare gioielli o capi di abbigliamento di marchi noti”, evitando inoltre “di utilizzare telefonini camminando”.