Il governo d’Accordo Nazionale libico (GNA) ieri in serata ha dichiarato l’allerta generale dopo che una colonna di 300 mezzi blindati del Libyan National Army (LNA) del generale Khalifa Haftar, partito dal Sud del Paese con il dichiarato obiettivo di “ripulire la Tripolitania dal terrorismo” è arrivato nella città di al Garian, un centinaio di chilometri a Sud della capitale Tripoli. Lo riferiscono i media locali. Nella nottata si sono verificati i primi scontri “tra le forze di Bengasi (LNA) e milizie armate rivali a sud di Tripoli”, senza precisare la località dove sarebbero avvenuti. E questo mentre sui social media, account vicini ad Haftar hanno pubblicato un comunicato attribuito ad una milizia fedele al GNA, che annuncia di passare a fianco delle forze di Haftar.
“Al fine di evitare lo spargimento di ulteriore sangue dei figli di una unica patria, noi Brigate dei Ribelli di Tripoli annunciamo di stare dalla parte della maggioranza degli onesti del popolo libico e di unirci a LNA sotto la guida del generale Haftar e tutte le nostre forze da ora in poi rispondono al suo comando”. La mobilitazione generale ordinata dal GNA del presidente Fayez Serraj, riconosciuto dalla Comunità internazionale, è stato rilanciato anche dal ministro dell’Interno Fathi Bishaga. In un comunicato rivolto ai cittadini di Tripoli e ripreso da Libya Observer, Bishaga ha detto: “Assicuro al nostro popolo libico che le forze del Ministero degli Interni sono pronte e pienamente capaci di affrontare qualsiasi tentativo di minare la sicurezza della capitale o mettere in pericolo la sicurezza dei civili”.
Secondo il ministro, “non c’è modo di porre fine alla crisi se non attraverso mezzi politici e pacifici, la sicurezza di Tripoli non potrà essere scalfita”. I gravi sviluppi degli avvenimenti arrivano proprio mentre il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, proveniente dal Cairo, è arrivato nella serata di ieri a Tripoli, dove oggi dovrebbe incontrare Sarraj. Su Twitter, Guterres ha scritto di essere “totalmente determinato a sostenere il processo politico in questo Paese per guidarlo verso la pace, la stabilità la democrazia e la prosperità”. askanews