Riscossa Francesco Bagnaia. Il leader del mondiale vince in Indonesia partendo tredicesimo in griglia e sfrutta la caduta di Martin tornando in testa alla classifica con 18 punti di vantaggio sullo spagnolo. Una vera e propria beffa per Martin che stava dominando fin dal via del Gran Premio dell’Indonesia. Diciamo che la dea bendata ha reso in parte a Bagnaia quanto era accaduto in India e a Barcellona con la caduta che ha permesso a Martin di fare in pieno ed il terribile incidente che lo ha costretto ad un lento, e quasi miracoloso recupero. Sul podio in Indonesia salgono anche Maverick Vinales, secondo e Fabio Quartararo, alla sua miglior gara dell’anno con la Yamaha Monster Energy. Podio sfiorato per Fabio Di Giannantonio che chiude quarto una gara tutta in progresione davanti a Marco Bezzecchi e a Brad Binder.
Una gara che parla Jorge Martin in avvio. Una partenza a fionda per lo spagnolo che precede Vinales, Quartararo, Marini, Binder e Bagnaia. Il poleman Marini cade a causa di un contatto con Binder all’inizio del secondo passaggio. Martin leader solitario davanti a Vinales, mentre Bagnaia duella con Quartararo e risale le posizioni. Martin cade a quindici giri dalla bandiera a scacchi lasciando a Vinales la leadership davanti a Bagnaia che si riprende la testa del mondiale. Quartararo terzo. A undici giri dal termine, Bagnaia si lancia alla caccia di Vinales, lo attacca, lo supera e prende il comando a otto giri dal traguardo. Vinales resiste a Quartararo e prova a riavvicinarsi al leader, portandosi dietroil francese ma entrambi devono arrendersi a Bagnaia che vince il GP dell’Indonesia. Di Giannantonio taglia il traguardo quarto davanti a Bezzecchi e Binder. Il sudafricano precede il compagno di squadra Miller. Bastianini, Rins e Espargarò chiudono la top ten. In classifica Bagnaia 346, Martin 32, Bezzecchi 283, Binder 211, Espargaro 177
Ad un sabato da dimenticare, con l’eliminazione in Q1 ed appena un ottavo posto nella Sprint, che avevano permesso a Jorge Martin di scavalcarlo di otto lunghezze, Pecco Bagnaia ha fatto seguire una domenica che possiamo davvero definire l’altro lato della medaglia. “Dopo Barcellona ne abbiamo passate tante, quindi c’era davvero bisogno di un risultato così. Abbiamo lottato tantissimo e non mi sono trovato bene in diverse situazioni. Quando è così, fai fatica a spingere quanto vorresti”, ha detto Bagnaia, commentando il suo successo ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Dunque, io ho ringraziato tantissimo la mia squadra, soprattutto gli elettronici, perché stamattina siamo riusciti a fare un ultimo step che mi ha aiutato tantissimo a spingere quanto avrei voluto. Siamo riusciti a trovare una soluzione ed è fantastico. Ce lo meritavamo davvero tanto e sono davvero orgoglioso”, ha aggiunto. Dopo una batosta come quella di ieri, non deve essere stato facile mantenere la calma a livello mentale.
“Cerco sempre di circondarmi sempre di persone che mi vogliono bene e devo dire che sono fortunato, perché ne ho veramente tante. Mi ha fatto bene sfogarmi appena finita la Sprint, mi ha fatto bene parlare con la squadra, con la mia famiglia, con Valentino, con Domizia (la fidanzata) e con tutti quanti. Soprattutto Domizia mi cazzia sempre quando vede che magari non riesco a dare il massimo e mi è servito tutto”. “Le parole di tutti aiutano tanto per chi ha bisogno di una vicinanza mentale come posso essere io. Poi è stato utile anche svagarsi e parlare d’altro: ieri Domizia era a fare le sue commissioni in giro e parlare di quello mi ha un po’ distolto dai miei pensieri. Ma prima di andare a letto, l’ultima cosa a cui ho pensato è che avevo davvero bisogno di un risultato come questo”. Se questo è stato l’aspetto mentale, ovviamente ha lavorato anche su quello tecnico per evitare di ritrovarsi bloccato nel traffico come nella Sprint di ieri e poter essere più incisivo nelle manovre di sorpasso.
“Questa mattina nel Warm-Up ho cercato di capire cosa fare di diverso, perché non potevo fare un’altra gara rimanendo dietro. Devo dire che la gomma media su questo mi ha aiutato un po’, perché spingeva meno rispetto alla soft e mi permetteva di forzare un po’ di più sulla gomma anteriore. Credo che sia stato un grande aiuto oggi, ma oggi è servito davvero tutto”. “E’ servita anche la gara di ieri, per capire in cosa facevano la differenza anche gli altri. Anche il sorpasso su Vinales è stato fantastico, perché sono partito da lontano e mi ha dato gusto. Ieri purtroppo ero molto più in difficoltà con la pressione della gomma davanti, ma anche a livello di guida in generale”. Infine, gli è stato domandato come mai nelle ultime due curve avesse permesso a Vinales e a Fabio Quartararo di avvicinarsi tantissimo: “Ho rallentato perché sulla gomma davanti non c’era proprio più niente, quindi era meglio tenermi un po’ di margine. A destra la gomma era proprio finita”, ha concluso.
Jorge Martin si lecca le ferite dopo le cadute che sono costate la leadership del mondiale. “Sono andato un po’ lungo alla 10 e, quando sono entrato alla 11, ero certo sarebbe successo – spiega la sua caduta – Dovevo stare più attento, ma è andata così. Mi spiace, l’errore è stato grosso perché ero primo con quasi 3 secondi. Ma sono contento della velocità, oggi nessuno mi avrebbe potuto battere. Pecco oggi è stato fantastico visto che partiva un po` indietro, ma eravamo i più forti”.
Dalla tredicesima piazzola al trionfo approfittando anche della caduta di Jorge Martin, finito nella ghiaia quando si trovava solitario al comando a dodici giri dal termine. Gigi Dall`Igna, direttore generale di Ducati, ha espresso tutta la propria soddisfazione ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Direi che Pecco ha reagito da campione. Non è stato facile dopo la batosta di ieri. Ha fatto una gara splendida e intelligente: è difficile aggiungere altro a questo. Sicuramente la gomma posteriore ha fatto una differenza importante e dal punto di vista del set up complessivo, così come dell`elettronica, abbiamo fatto delle evoluzioni. La grossa pezza però ce l`ha messa Pecco, ha fatto un capolavoro”.
Gigi Dall`Igna si è soffermato anche sulla lotta per la conquista del titolo iridato: al momento, quando mancano ancora cinque Gran Premi al termine della stagione, Francesco Bagnaia vanta 18 punti di vantaggio su Jorge Martin, che è in sella a una Ducati clienti (quella del Team Pramac). Il direttore generale della scuderia di Borgo Panigale non si è tirato indietro: “Sarà per noi una guerra fratricida, ma sarà bello vederli lottare fino alla fine”.