“Mi fate male, mi fate male”. E alla fine le lacrime. In un video di pochi minuti si vede il ‘rito nonnista’ al quale viene sottoposta Giulia Jasmine Schiff, sergente pilota alla fine del corso da parte dei commilitoni. Atti di nonnismo forse considerati normali tanto da essere immortalati in un video tra urla di incitamento, sfotto’, bacio di fine corso e applauso finale per avere superato la prova.
All’inizio si vede Giulia presa dai commilitone e colpita con pacche piu’ o meno cameratesche: lei si lamenta, “Mi fate male”, il colleghi maschi proseguono “ha detto piu’ gusto, ora ti pigli le botte”. Giulia poi viene presa e usata come un’ariete, la testa viene sbattuta, anche se non in maniera violenta, contro l’ala di un aereo. Il rito non e’ finito: il sergente Giulia infine viene gettata in piscina. Qualcuno suggerisce, “attenti al muretto”. Il bagno suggella la fine del rito con tanto di una sorta di ‘bacio accademico’ e strette di mano. Giulia, si sente dal video, piange e singhiozza. I commilitoni urlano ‘brava, ora sei pilota Giulia’. A denunciare tutto una allieva pilota di complemento, gia’ mezzofondista nazionale e ormai ex allieva dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dalla quale e’ stata espulsa per “insufficiente attitudine militare”. La denuncia dell’allieva pilota, veneziana di origini tedesche, e’ testimoniata anche da un video che riprende il rito del “battesimo del volo”, come detto.
IL MINISTRO
Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta – che si e’ detta “scandalizzata dall’ipotesi che questa cosa sia seria” – ora vuole accertare non solo fatti e responsabilita’ dei gravi gesti denunciati dalla giovane, ma anche capire se effettivamente la sergente non avesse requisiti e attitudine per restare in Accademia. Per questo il ministro ha chiesto “immediati chiarimenti” all’Aeronautica, che aveva gia’ denunciato il caso l’8 ottobre scorso “all’autorita’ giudiziaria competente”, disponendo contestualmente un’inchiesta sommaria interna. La Forza armata, tuttavia, respinge “ogni strumentalizzazione”, sottolineando che “non ammette comportamenti in qualunque modo correlabili al fenomeno del nonnismo, che al contrario condanna e persegue con fermezza”. Il ministro, dal canto suo, ha ribadito che “se ci sono persone che hanno sbagliato, devono pagare. Queste cose non possono essere mai tollerate”, e stavolta “per di piu’ c’e’ un’aggravante” perche’ i fatti “riguardano una donna”.
IL LEGALE
L’avvocato Massimiliano Strampelli, difensore di Giulia Schiff, l’ex allieva della Scuola di volo di Latina, si augura che “l’indagine avviata dalla Procura militare di Roma possa accertare la verita’ di quanto avvenuto. In questa vicenda la mia assistita si e’ sentita umiliata”. “L’indagine si presenta complessa – prosegue il difensore – perche’ il codice militare non prevede il reato di nonnismo e quindi l’attivita’ dei pm prendera’ in esame altre fattispecie penali”. L’avvocato auspica che gli inquirenti possano accertare le responsabilita’ e i fatti che hanno causato in Giulia “un crollo emotivo”.
L’INTERVENTO DELL’AERONAUTICA
Intanto, proprio l’Aeronautica in una nota, ricorda che c’e’ una “inchiesta interna in corso” sulla vicenda della pilota che ha denunciato atti di nonnismo, ma “no a strumentalizzazioni”, aggiungendo che la vicenda era “gia’ nota” alla Forza armata, che l’ha denunciata alla magistratura. L’Aeronautica Militare, si legge ancora in una nota, “tutela il proprio personale e non ammette comportamenti in qualunque modo correlabili al fenomeno del nonnismo, che – al contrario – condanna e persegue con fermezza”. Quanto alla vicenda dell’ex allieva ufficiale pilota di complemento “che ha lamentato tale deprecabile fenomeno e sostiene di essere stata espulsa dalla Forza Armata a seguito di comportamenti e provvedimenti disciplinari vessatori nei suoi confronti, si precisa – aggiunge l’Aeronautica – che la vicenda era gia’ nota, tanto che la Forza Armata, in data 5 ottobre 2018, ha denunciato il fatto all’Autorita’ Giudiziaria competente, disponendo contestualmente l’esecuzione di un’inchiesta sommaria, come previsto dalla vigente normativa di settore”.