Ritorno al veleno Luis Enrique, Moreno sleale
Il ct della Spagna: “Ho percepito la sua voglia di dirigere la nazionale all’Europeo”
Luis Enrique si e’ reinsediato ufficialmente come ct della Spagna, cinque mesi dopo lo stop per stare vicino alla figlioletta malata, e ha fatto una rivelazione al veleno sull’allontanamento del suo vice Robert Moreno, che lo aveva temporaneamente sostituito alla guida delle Furie Rosse. “L’unico responsabile del fatto che Moreno oggi non sia qui con noi sono io, nessun altro”, ha premesso l’ex allenatore di Roma e Barcellona. “Il 12 settembre”, ha raccontato in una conferenza stampa, “abbiamo avuto un incontro a casa mia e ho percepito la sua voglia di dirigere la nazionale all’Europeo, per poi tornare a farmi da vice dopo il torneo”. “Comprendo che gli faccia piacere allenare, che questa e’ l’opportunita’ della sua vita e che ha lavorato tanto per arrivare a questo momento”, ha spiegato Luis Enrique che lo aveva come collaboratore da otto anni, “ma non lo condivido. In quel momento gli ho detto che non sara’ mai piu’ il mio secondo, che non sara’ mai parte di un mio staff”.
Luis Enrique ha un contratto fino ai mondiali in Qatar del 2022 e tutto il mondo del calcio gli e’ stato vicino dopo la morte della figlioletta Xana di 9 anni, il 29 agosto. Moreno “e’ ambizioso, lo capisco e va apprezzato per questo. Pero’ per me il suo comportamento e’ sleale, io non farei mai una cosa del genere e non voglio nessuno cosi’ nel mio staff, l’ambizione smisurata per me non e’ una virtu’ ma un grande difetto”, ha aggiunto il 49enne tecnico di Gijon. La situazione era precipitata il 18 novembre quando Moreno aveva chiesto alla Federazione spagnola che intenzioni avesse per l’Europeo e aveva capito che sarebbe tornato Lucho. Moreno dopo l’ultima partita con la vittoria in goleada contro la Romania, aveva salutato la squadra in lacrime ma non era entrato nel merito della sua esclusione dallo staff iberico: “Parlare degli ultimi giorni servirebbe solo ad entrare in una spirale di critiche e giustificazioni. Non lo faro’, non ne vedo il senso. Ho la coscienza pulita, e’ impossibile piacere a tutti e rispetto tutte le opinioni. Sono un uomo di parola e non avrei battuto ciglio nel caso in cui Luis Enrique avesse deciso di tornare. Cosi’ ho fatto, anche se cio’ comportava una rinuncia. Gli auguro ogni bene: la sua gioia sara’ la nostra”. Il tecnico ha lasciato la Spagna da imbattuto: nel cammino di qualificazione ad Euro 2020 ha ottenuto otto vittorie e due pareggi.