Droni per sorvolare le coltivazioni, scanner a infrarossi per analizzare il terreno e cloud per conservare tutti i dati. Nei campi è cominciata la rivoluzione hitech che trasformerà le fattorie in macchine perfette. In luoghi come la Little Boemia Creek, in Maryland, l’agricoltura di precisione è già una realtà. I sensori su questo fertilizzatore analizzano lo stato delle piante in tempo reale e si attivano solo quando ce ne è bisogno. “Un eccesso di fertilizzante inquina e causerebbe gravi danni all’ambiente, l’obiettivo è mantenere il giusto equilibrio per far crescere le coltivazioni e non danneggiare le altre piante” spiega il contadino Paul Spies. Questa mietitrebbia invece può raccogliere fino a 50 tonnellate di grano in un’ora: un sistema gps permette di guidarla in modo preciso evitando di ripassare sulle stesse zone con un risparmio di tempo e costi. Oltre al grano raccoglie decine di dati, spiega il proprietario del campo Dale Blessing. “Ci dice quanti acri abbiamo fatto in un’ora, quanti chili in ogni campo, mappa la resa acro per acro”. Dettagli che permettono ai contadini di sapere quanto è produttivo un campo fino al metroquadro. Le informazioni poi possono essere caricate online e gestite dall’agricoltore sul Web. Altri migliaia di dati per rendere più efficienti i campi potrebbero arrivare dal cielo grazie a droni speciali che l’Università dell’Illinois sta progettando.
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