Purtroppo, si prevede, ci sarà comunque, ma la guerra del futuro dovrebbe fare meno vittime, essendo combattuta da robot e droni con sistemi di ricognizione ultraccessoriati. Così almeno il capo del Fondo di ricerca avanzata della Russia Andrei Grigoriev, che a Sputnik ha dichiarato: “Immagino che sempre più la robotica farà da padrone”. I soldati in pratica si trasformeranno in operatori al computer, piuttosto che uomini sul campo di battaglia che si sparano a vicenda. Sempre a sentire Grigoriev, i “compiti militari saranno risolti con perdita umane minime e il soldato gradualmente dovrà trasformarsi in un operatore e si allontanerà dal campo di battaglia”, ha detto. La posizione russa sembra distinguersi da quella americana, almeno per un particolare non secondario. Anche secondo DARPA, l’agenzia del governo americano che si occupa di progetti speciali per la difesa, infatti la guerra del futuro assomiglierà a un videogame, ma sarà anche più letale. In particolare DARPA ha in un recente e voluminoso rapporto ha parlato di ibridi uomo-macchina con processori installati nel corpo dei soldati per monitorare lo stato di salute, ma anche per stimolarli e per farli funzionare in maniera più efficiente.