A Roma i manoscritti originali di Leopardi, anche l’Infinito
L’esposizione del Pio Sodalizio dei Piceni fino al 9 giugno video
I manoscritti originali di Giacomo Leopardi e in particolare la preziosa stampa dell’Infinito, arrivano a Roma, per gentile concessione del Comune di Visso, nelle Marche, in occasione dei 200 anni della celebre poesia “Infinito” del poeta di Recanati. L’iniziativa della mostra, nata dall’idea del poeta Davide Rondoni, è del Pio Sodalizio dei Piceni con l’obiettivo di offrire al pubblico un percorso espositivo, nei locali dei Musei di San Salvatore in Lauro, a Roma, con parte del patrimonio storico e artistico del Leopardi, conservato in luoghi marchigiani non più visitabili perché danneggiati dal terremoto del 2016. Massimo Ciambotti, presidente della Fondazione Claudi e del Centro Studi Marchigiani. “L’Infinito è la poesia per eccellenza. E celebrarla significa celebrare la poesia. Quando è venuta l’idea del progetto ‘Infinito 200’ abbiamo aderito con entusiasmo”.
Quadri legati alla vita di Leopardi, manoscritti e lettere, busti del poeta. Una mostra che resterà aperta fino al 9 giugno. Fabio Corvata, presidente el Centro nazionale di studi leopardiani. “Stiamo preparando la costituzione di un comitato nazionale per il 2019 che è l’anniversario dell’Infintio. Questa iniziativa ci porta all’appuntamento del prossimo anno, ma questo evento è dedicato anche al terremoto”. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Infinito2000” (promosso dal Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Centro Studi Marchigiani CeSMa, la Fondazione Claudi, il Pio Sodalizio dei Piceni e l’Accademia Mondiale della poesia di Verona e con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo e della Regione Lombardia), che fino al dicembre 2019 intende celebrare i 200 anni della scrittura della poesia.[irp]