Nuova bocciatura sui conti per il Campidoglio. Ci sarebbe una differenza di valutazioni sulla quantita’ di fondi da erogare per il consolidamento dei conti delle societa’ partecipate all’origine del nuovo scontro tra la giunta di Virginia Raggi e l’Oref, l’organismo di revisione contabile che oggi ha dato parere non favorevole al testo del bilancio consolidato 2016, ovvero del consuntivo del Campidoglio e delle sue principali societa’ municipalizzate. La giunta Raggi avrebbe scelto di ridurre il perimetro di consolidamento delle societa’ partecipate, rispetto a quanto previsto invece dalla delibera in materia del commissario Francesco Paolo Tronca. “E’ vero, lo abbiamo ridotto rispetto alla delibera Tronca perche’ abbiamo utilizzato le possibilita’ offerte dalla legge in relazione al grado di attendibilita’ che noi ci aspettavamo, rispetto alle due societa’ Ama e Atac”, ha confermato il neo assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti. “Nessuno di noi si e’ permesso di dare un’impostazione politica del bilancio consolidato – ha aggiunto – perche’ non ha di per se’ un’impostazione politica. Serve per fare vedere i conti macroaggregati e quello che e’ successo rispetto al rendiconto”.[irp]
Lemmetti ha poi sottolineato: “Noi usiamo un sistema di monitoraggio delle partecipate unico, un software che era nato per il controllo dei bilanci delle partecipate, e la Ragioneria capitolina lo ha utilizzato anche ai fini della realizzazione del consolidato. Gli altri comuni – ha concluso – non ce l’hanno”. Lemmetti e’ andato giu’ pesante. “Approveremo il Bilancio consolidato – ha scritto in un post su Facebook -. Oref fa politica. La nostra amministrazione approvera’ il Bilancio consolidato 2016 di Roma Capitale. E non si fara’ fermare da chi approfitta del suo ruolo tecnico per esprimere giudizi politici che non gli competono. Giunta e maggioranza M5S andranno avanti compatti nel dare via libera al Bilancio consolidato entro la scadenza di legge del 30 settembre anche se l’Oref, l’organismo di revisione economico-finanziaria del Campidoglio, ha espresso un parere negativo nei confronti del documento. Un parere non richiesto – ha proseguito – visto che la normativa prevede che sul consolidato i revisori rilascino solo una relazione”.[irp]
“Ancora una volta – ha sottolineato – l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale. Cosi’ come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell’amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L’Oref esprime dunque pareri politici. Ma se i revisori vogliono fare politica devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale”. Il capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, chiede le dimissioni dei tre componenti dell’Oref: “”Mi associo alla richiesta di dimissioni dei membri Oref indagati avanzata dall’onorevole Laura Castelli. Tutti coloro che sono in buonafede dovrebbero unirsi e chiedere un passo indietro”, scrive Ferrara sul suo profilo Facebook.[irp]
“Per quale motivo – aggiunge – le notizie di stampa che raccontano di Tiezzi e Raponi indagati per bancarotta non sono state smentite? Non hanno potuto farlo? Chiedo al presidente Gentiloni – conclude – di intervenire perche’ ci troviamo di fronte ad una situazione gravissima”. Secondo il ragioniere generale del Campidoglio, Luigi Botteghi, e’ “non giustificabile il giudizio finale a cui e’ pervenuto il collegio. L’Assemblea Capitolina ha approvato il rendiconto 2016 e le risultanze sono riportate nel bilancio consolidato che e’ una rappresentazione dei valori gia’ deliberati da questa assemblea che devono essere integrati, consolidati con le societa’”. “L’obbligo di riconciliazione (delle poste contabili, ndr) – ha aggiunto – e’ stato sancito con un decreto legge del 2012, tale prescrizione e’ stata puntualmente disattesa negli anni. Solo quest’anno con bilancio consolidato si e’ dato inizio alla vera a propria attivita’ di riconciliazione”.[irp]