Guerra in casa 5stelle: chi legittima e controlla azione Crimi?
L’attacco di De Vito(M5S): “Garante pensa solo alla fusione a freddo, mi sa”
Scende in campo senza giri di parole il presidente M5S dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito nella dialettica interna al M5S “Ma il M5S quando indice gli Stati Generali e soprattutto quando nomina il nuovo capo politico? Perché dalle dimissioni di Luigi Di Maio del 22 gennaio 2020 e dalla successiva scadenza del termine statutario del 21 febbraio 2020, inizia ad essere passato un po’ di tempo, ben 139 giorni. Il reggente temporaneo Vito Crimi ed il comitato di garanzia cosa fanno? Perché non indicono?”, scrive in un post su Fb in cui pubblica la nota foto ‘rubata’ in cui si vede crimi addormentato a bocca aperta nel suo scranno in Parlamento.
“Da chi è legittimata per un verso e controllata per l’altro l’azione di questo reggente, oltre la scadenza dei 30 giorni? – si chiede e chiede ancora De Vito – E come mai il collegio dei probiviri non interviene per accertare questa mancanza, Fabiana Dadone? Forse perché loro stessi sono in difetto, dal momento che non indicono la nomina del nuovo capo politico, in sostituzione del comitato di garanzia? E il Garante? Ormai pensa solo alla fusione fredda mi sa. Così, tanto per chiedere dopo aver letto lo statuto. Ma basterebbe che un qualsiasi iscritto ponesse le domande al soggetto giusto per conoscere le giuste risposte”, conclude De Vito postando l’articolo del Regolamento M5S relativo al capo politico in cui si legge che “d) Qualora la carica di Capo Politico si renda vacante, il membro più anziano del Comitato di Garanzia ne assume temporaneamente le veci. In tale ipotesi, il Comitato di Garanzia ovvero, in difetto, il Collegio dei Probiviri ovvero, in difetto, il Garante indice entro 30 giorni la consultazione in Rete per l’elezione del nuovo Capo Politico”.