Ora è ufficiale: Ronaldinho appende le scarpette al chiodo. Ad annunciarne il ritiro è stato Roberto de Assis Moreira, il fratello e procuratore del campione di calcio brasiliano, in un’intervista alla testata brasiliana O Globo. Moreira ha annunciato che ci sarà tempo, dopo i Mondiali in Russia, per rendergli un giusto tributo con una serie di partite d’addio, in Europa e in Brasile. L’ultima gara da professionista del fuoriclasse, nato a Porto Alegre 37 anni fa, risale al 2015, in Brasile, quando vestiva la maglia del Fluminense. Poi alcune amichevoli o gare di beneficenza in giro per il mondo per esibirsi con i suoi celebri dribbling. Dotato di un tocco magico, re delle giocate da prestigiatore del pallone, Ronaldinho è stato campione del mondo nel 2002 con il Brasile. Si è aggiudicato il Pallone d’oro nel 2005, quando giocava nel Barcellona, e la Champions League nel 2006. In Europa ha vestito la maglia del Paris Saint Germain, dei blaugrana e del Milan, dal 2008 al 2011. Con la maglia rossonera ha totalizzato 95 presenze realizzando 26 reti.