Rosari, coltelli e biciclette: il “tesoro” di Salvini
In tv tutti i doni ricevuti dall’ex ministro in un anno di governo, non macano felde. E c’è anche una “ruspa”
È un Matteo Salvini “fortunatamente stanco”, quello che si presenta davanti le telecamere dell’Agenzia Vista pronta a catturare dieci minuti di intervista in un’insolita location, qual è quella dell’ufficio al Senato del leader della Lega. “Se non fossi stanco, vorrebbe dire che non avrei da fare…” dice l’ex vice premier seduto su una scrivania e sotto un tetto in legno che richiama quello di uno chalet a Courmayeur. Ma siamo a Roma, in una stanza dove spicca il tricolore, e un tavolo che raccoglie “un anno di ministero dell’Interno”: stemmi “di polizia di Stato… polizia ferroviaria, vigili del fuoco…”. “Un pezzo di cuore che ho lasciato lì”, puntella. Alcuni passi avanti, e irrompe una libreria che sembra una vetrina di un bazar: gagliardetti del Milan, libri, piatti in ceramica, souvenir, all’interno di una piccola botte c’è pure un presepe. Come c’è pure una ruspa su un ripiano (in plastica, va da sé!). “Questo è un coltello che mi hanno regalato particolari forze dell’ordine” racconta Salvini, indicando i vari oggetti sullo scaffale.
C’è finanche una bottiglia di champagne e le immancabili felpe in apposite grucce appese sui ripiani della stessa libreria bianca. “Me le regalano” dice il capitano al giornalista, Alexander Jakhnagiev. “È bello, perché è un legame con i territori… Quando vado a Sorrento, con la felpa di Sorrento; quando vado a Bolzano, con la felpa di Bolzano…”. Ma ad un tratto, la telecamera zumma su una cinquantina di rosari, appesi in modo orizzontale lungo una trave di legno. “Molti sono doni personali”, scandisce. “Questo Medjugorje…questo di una nonna… me li danno, ritengono che siamo testimonianza oltre che di lotta politica anche di alcuni valori…”. “Andare in bici a Roma non è certo il massimo della vita”, sbotta poi indicando una bicicletta “che non ho mai usato”. Non sappiano se l’affermazione è una stoccata a Virginia Raggi per le oramai celeberrime buche della Capitale o una innocente dichiarazione a un cronista. Di certo, non mancano crocifissi e quadri alle pareti. “Quel quadro mi è stato regalato dai vigili del fuoco… quella è la mia fidanzata…”. Insomma, è “Il Fantastico Mondo di Salvini”, irradiato dalle antenne di La7.