“Ora, archiviata anche questa triste pagina, sono di nuovo in campo per costruire, con Forza Italia e con il centrodestra, un’Italia migliore, più giusta e più libera”. Silvio Berlusconi, leader di Fi, così in una nota pubblicata in seguito alla sentenza d’assoluzione definitiva della Cassazione per il processo Ruby. “Ringrazio naturalmente i magistrati che hanno fatto il loro dovere senza farsi condizionare dalle pressioni mediatiche e dagli interessi di parte – ha aggiunto -. Quello che in altri Paesi sarebbe scontato in Italia è una prova di coraggio e di indipendenza che merita rispetto e ammirazione. Ringrazio gli avvocati che mi hanno assistito – ha proseguito il leader di Fi -, le persone care, i miei amici e collaboratori che mi sono stati vicini e mi hanno sostenuto in questi anni. Ringrazio i leader politici di tutto il mondo, e i milioni di italiani di tutte le fedi politiche, che mi hanno testimoniato stima e rispetto e che non hanno creduto al fango che è stato gettato addosso alla mia persona ma anche alle istituzioni della Repubblica”.
LA SENTENZA È stata una lunghissima giornata. Con i giudici chiusi per quasi 10 ore in camera di Consiglio. Nemmeno un’indiscrezione è trapelata. Silenzio. Un silenzio che ha lasciato con il fiato sospeso molti. A cominciare da Silvio Berlusconi che forse, in qualche momento, avrà pensato che la lunga attesa avrebbe portato con sé pessime notizie. Invece no.
La sesta sezione penale della Corte di Cassazione alle 23.50 ha confermato l’assoluzione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Assoluzione che, a questo punto, diventa definitiva e chiude una vicenda giudiziaria durata quasi 5 anni. L’ex premier era imputato per concussione per induzione e prostituzione minorile. Condannato a 7 anni in primo grado, era stato assolto in appello. La Corte ha quindi rigettato il ricorso presentato dal procuratore generale di Milano Pietro De Petris. Per i difensori del leader di Forza Italia si tratta di una “vittoria del diritto”. Certo, le vicende processuali dell’ex Cavaliere non sono ancora terminate visto che resta da chiudere il cosiddetto Ruby ter (stralcio del processo principale). Ma di sicuro questa assoluzione segna un passo importante. Anche in chiave politica.
Articolo aggiornato alle 13:04