“Questa edizione del Sei Nazioni è un ottimo banco di prova in vista dei Mondiali che si disputeranno in Inghilterra e Galles a settembre. Affrontiamo Irlanda e Francia che sono inserite nel nostro girone alla World Cup. Il mio lavoro è inserito in un ciclo, quindi quello che succede durante il torneo non incide sul mio futuro”. Il presidente della federugby, Alfredo Gavazzi dice: “Possiamo sognare? E’ legittimo sognare tre vittorie – aggiunge Gavazzi, a margine della presentazione -. Giochiamo in casa tre match su cinque, ma scendere in campo davanti al nostro pubblico non è comunque garanzia di successo”. Rugby che può fare anche da apripista alla candidatura olimpica secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Se nel 2017 vinceremo questa difficilissima corsa, lo faremo grazie anche al Sei Nazioni di rugby e a quel granello di sabbia che ha dimostrato di essere questo torneo e la nazionale di rugby in questi anni”.