Il tribunale municipale di Mosca ritiene legale il blocco di LinkedIn” e ha ordinato lo stop per il social network di proprietà di Microsoft in Russia, dopo che le autorità locali hanno denunciato una violazione della legislazione russa sul trattamento dei dati personali.
La corte ha rigettato l’appello presentato da LinkedIn dopo che ad agosto l’autorità per la privacy russa Roskomnadzor aveva chiesto espressamente il blocco per “questioni di sicurezza” dei dati personali dei cittadini russi. Linkedin figura tra le società estere che non hanno rappresentanza nella Federazione Russa, e il 4 agosto il tribunale Tagansky ha accolto la richiesta di includere il social network nel registro dei violatori dei diritti degli interessi personali. Il sito potrebbe essere bloccato a partire dalla prossima settimana. Un portavoce del social network, citato da Interfax, ha dichiarato che LinkedIn non ha violato alcun diritto perché “gli utilizzatori hanno fornito i propri dati personali per ampliare i loro contatti professionali” e uno stop “violerà i diritti dei cittadini che sono iscritti al social network perché non potranno accedere”.