La Russia ha fornito un terzo del consumo di gas del continente europeo nel 2016, un livello mai raggiunto finora, nonostante le tensioni tra Mosca e l’Unione europea. L’ha annunciato Gazprom, la più grande compagnia russa dell’energia. “La parte del gas di Gazprom aumenta progressivamente e raggiunge all’incirca un terzo del consumo europeo”, scrive il gigante russo nell’ultima edizione della sua rivista Blue Fuel. I responsabili avevano valutato nel 2015 la quota di fabbisogno europeo coperta dal gas russo nel 31 per cento.
Gazprom è una delle più grandi aziende del mondo dell’energia. É una società russa, come detto, e incentrata su esplorazione geologica, produzione, trasporto, stoccaggio, trasformazione e commercializzazione di gas e di altri idrocarburi, nonché di energia elettrica, di calore e distribuzione di energia. Con il 50,002%, la Russia possiede la quota di controllo di Gazprom. Gazprom controlla il sistema di trasporto del gas più grande del mondo, con condotte di 159,5 mila chilometri. Nel mondo la società gestisce 165 imprese di distribuzione, 445,3 mila chilometri di gasdotti e il trasporto di 164,3 miliardi di metri cubi di gas naturale.
Gazprom è il solo fornitore di Bosnia-Erzegovina, Estonia, Finlandia, Macedonia, Lettonia, Lituania, Moldavia e Slovacchia, oltre a fornire il 97% del gas della Bulgaria, 89% dell’Ungheria, l’86% della Polonia, quasi i tre quarti di quello della Repubblica Ceca, il 67% della Turchia, il 65% dell’Austria, circa il 40% della Romania, il 36% della Germania, il 27% dell’Italia e il 25% della Francia. Gazprom inoltre controlla società bancarie, di assicurazioni, mediatiche, di costruzioni, agricole e la squadra di calcio dello Fc Zenit San Pietroburgo. L’azienda è nata nel 1989, quando il Presidente russo Mikhail Gorbačëv ha unito i ministeri del petrolio e del gas come parte delle sue riforme economiche, nominando Gazprom ente responsabile per la produzione, la distribuzione e la vendita di gas.