“Ogni volta che qualcuno crede che la Russia stia diventando troppo forte immediatamente scattano sanzioni, ma imporsi con la forza non serve a nulla. Le misure punitive sono in realtà un grande stimolo per accelerare lo sviluppo del nostro Paese”.È risoluto e concreto il presidente russo, Vladimir Putin che, nel tradizionale discorso alla Nazione di dicembre, davanti alle Camere riunite al Cremlino, ha attaccato l’Occidente e la Banca centrale europea in un momento in cui il Paese attraversa una preoccupante crisi dovuta soprattutto alla svalutazione del rublo, al calo del prezzo del petrolio, alle sanzioni economiche e alle tensioni dovute alla crisi Ucraina