Il presidente americano Donald Trump è sotto indagine nel Russiagate, per tentato ostacolo alla giustizia. E’ questa la notizia rivelata dal Washington Post che cita funzionari Usa anonimi. Secondo il quotidiano il Consigliere speciale Robert Mueller, ex direttore dell’Fbi diventato il responsabile dell’inchiesta sulla interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali dello scorso novembre e sulla possibile collusione tra la campagna Trump e funzionari russi, sta valutando la condotta del presidente a proposito delle conversazioni con l’ex capo della Fbi James Comey in cui si parlava della situazione di Mike Flynn e in cui il numero uno della Casa Bianca potrebbe aver fatto pressioni per bloccare l’indagine Fbi. Il WP parla di cinque persone che hanno dato l’assenso a essere ascoltate da Mueller: tra queste il direttore dell’intelligence Daniel Coats, l’ammiraglio Mike Rogers, capo della Nsa e il suo ex vice Richard Ledgett. La svolta nel Russiagate arriva a circa un mese dal licenziamento di Comey e poco dopo la sua audizione alla commissione del Senato sugli incontri con Trump. Il Consigliere Mueller sarebbe particolarmente interessato, secondo il Post, a un evento del 22 marzo, quando Coats riferì ai suoi colleghi che Trump gli aveva chiesto di intervenire con Comey per far calare l’attenzione su Flynn come parte dell’indagine Fbi sui legami tra la campagna di Trump e Mosca. “La fuga di notizie dall’Fbi sulle informazioni riguardanti il presidente (Donald Trump) è oltraggiosa, imperdonabile e illegale”, ha dichiarato al Guardian Mark Corallo, portavoce dell’avvocato personale di Trump Marc Kasowitz a proposito della notizia pubblicata dal Washington Post secondo cui il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, sta indagando sulla possibilità che il presidente Usa abbia tentato di ostacolare la giustizia.