Si sta tramutando in una tempesta di prima grandezza l’ultima evoluzione del Russiagate. A rimettere benzina sul fuoco, un articolo pubblicato sul sito Buzzfeed e ripreso da numerosi media statunitensi, tra cui il Washington Post. In pratica, come rivelato da Buzzfeed, Donald Trump avrebbe spinto il suo ex avvocato, Michael Cohen, a mentire al Congresso in merito alle trattative per costruire una un grattacielo con il suo marchio a Mosca, come emergerebbe dalle carte in mano al procuratore speciale Roberto Mueller. In particolare, secondo quanto riferito a Buzzfeed da due inquirenti a condizione di anonimato, Cohen ha ammesso che il presidente gli avrebbe dato indicazioni precise affinche’ rilasciasse dichiarazioni non veritiere rispetto a “fatti cruciali” legati al progetto della Trump Tower moscovita. Le prime reazioni dei democratici non si sono fatte attendere.
I DEMOCRATICI CHIEDONO L’IMPEACHMENT
I leader democratici statunitensi hanno subito reagito all’articolo di BuzzFeed, chiedendo l’apertura di un’indagine. “Se l’articolo di BuzzFeed si rivelasse fondato, il presidente Trump dovrebbe dimettersi o essere messo in stato d’accusa” ha scritto su Twitter il deputato Joaquin Castro. Il collega Adam Schiff, che guida la commissione d’Intelligence, ha commentato: “L’accusa che il presidente abbia indotto a dare una falsa testimonianza davanti alla nostra commissione, per cercare di ridimensionare le indagini e nascondere i suoi affari con la Russia, è tra le più gravi finora. Faremo di tutto per vedere se è vera”.
Il senatore Chris Murphy: “Se Mueller ha molteplici fonti che confermano che Trump ha detto a Cohen di mentire al Congresso, allora dobbiamo saperlo al più presto. Mueller non dovrebbe mettere fine all’indagine, ma è ora per lui di mostrare al Congresso le sue carte, prima che sia troppo tardi, per noi, per agire”. Il collega Ted Lieu: “È il momento, per la commissione Giustizia della Camera, di iniziare a tenere audizioni per stabilire se il presidente abbia commesso gravi crimini”. Se le notizie contenute nell’articolo si rivelassero vere, secondo i democratici, ci sarebbero le condizioni per chiedere l’impeachment del presidente, come affermato anche dall’ex segretario alla Giustizia, Eric Holder.
Alla fine dello scorso novembre, Cohen si è dichiarato colpevole, in un tribunale di New York, di aver mentito al Congresso a proposito dei suoi sforzi per riuscire a ottenere, durante la campagna presidenziale, l’approvazione per costruire una Trump Tower a Mosca. L’accordo immobiliare è al centro delle indagini del procuratore speciale Robert Mueller sulle ingerenze russe nelle scorse elezioni presidenziali. Le false dichiarazioni sarebbero state pronunciate da Cohen durante una testimonianza a porte chiuse nel 2017, a proposito dei suoi contatti con i russi. Mueller ha sottolineato che la falsa affermazione di Cohen – cioè che il progetto russo fosse stato abbandonato nel gennaio 2016 – era un tentativo di “minimizzare i legami tra il progetto di Mosca e l’individuo 1” (cioè Trump) “nella speranza di limitare l’indagine in corso”. Le due fonti hanno dichiarato a Mueller che, dopo le elezioni, il presidente chiese personalmente a Cohen di mentire sul progetto moscovita, abbandonato in realtà diversi mesi dopo.
Insomma, un terremoto che sta scuotendo la Casa Bianca. E come se non bastasse, la Commissione intelligence della Camera avviera’ un’indagine dopo le rivelazioni di BuzzFeed, che fra l’altro, riferisce che il tycoon nel 2017 avrebbe ordinato a Cohen di mentire su quando si erano concluse le trattative per il grattacielo a Mosca, in modo da celare il coinvolgimento di Trump nelle discussioni con i russi durante la campagna.
LE RIVELAZIONI DI BUZZFEED
Un fatto è certo. Le rivelazioni di Buzzfeed appaiono piuttosto dettagliate: per esempio, afferma ancora il sito, mentre era gia’ in corso la campagna presidenziale, il tycoon avrebbe “sostenuto un piano, messo in piedi da Cohen, per visitare la Russia allo scopo di incontrare personalmente Putin” per sostenere i negoziati per il grattacielo. “Fallo succedere”, avrebbe detto Trump al suo legale, secondo le fonti. E anche quando il magnate aveva gia’ sostenuto in pubblico di non avere affari in corso con la Russia, lui e i suoi figli Ivanka e Donald Jr. “ricevevano aggiornamenti regolari e dettagliati sugli sviluppi del progetto”. Era ovviamente Cohen a riferire, dato che era stato messo a capo del progetto.
Era stato l’agente immobiliarista Felix Sater a cercare “furiosamente” di organizzare un viaggio di Cohen a San Pietroburgo, dove l’avvocato avrebbe dovuto incontrare banchieri e funzionari russi. Successivamente, secondo il sito americano, il legale avrebbe detto a Sater che lo stesso Trump avrebbe dovuto recarsi in Russia, dopo la Convention nazionale dei repubblicani del luglio 2016. Il viaggio a San Pietroburgo salto’, e i piani per costruire la nuova Trump Tower si bloccarono, scrive Buzzfeed: “Ma le trattative in merito occupano uno spazio importante nell’inchiesta di Mueller, si cerca di capire si debbano mettere in relazione con la campagna d’interferenza del Cremlino”.
Secondo le fonti, l’ufficio del procuratore speciale Robert Mueller avrebbe saputo della “direttiva” del presidente nei confronti del suo avvocato grazie a numerose testimonianze arrivata dalla Trump Organization, comprese e-mail interne alla compagnia, Sms e similari. Il tutto successivamente confermato dallo stesso Cohen. Non si tratta dei primi indizi a sostegno della tesi secondo la quale il presidente avrebbe “tentato di ostacolare l’Fbi e le investigazioni del procuratore speciale sulle interferenze russe nell’elezioni del 2016”, scrive ancora Buzzfeed. Che aggiunge: “Ma la testimonianza di Cohen segna una nuova frontiera significativa: e’ il primo esempio di come Trump abbia detto esplicitamente ad un suo subordinato di mentire apertamente sui suoi affari con la Russia”.