Sabrina Paravicini: “Be Kind”, un viaggio gentile nella diversità

Un film tratto da una storia di un piccolo a cui è stato diagnosticato un autismo infantile severo

Sabrina Paravicini

“Be Kind”, sii gentile. Un docu-film sulla diversità, anzi sulla gentilezza. Un progetto nato dal desiderio di Sabrina Paravicini, autrice, regista e attrice, di fare un regalo al figlio Nino Monteleone a cui da piccolo è stata diagnosticato un autismo infantile severo. Un film autoprodotto, nato quasi per caso, e che è arrivato tra gli eventi speciali della Festa del Cinema di Roma, dopo aver ricevuto una menzione speciale della giuria al Taormina Film Fest.

E’ il viaggio di Nino, piccolo co-regista, il racconto di quello che con sua madre ha vissuto nelle fasi della terapia, degli incontri fatti. Il film è stato un modo, spiega Sabrina Paravicini, di mettere la loro esperienza al servizio degli altri. “Il filo conduttore è lo sguardo diverso di Nino, lui ha avuto una diagnosi di autismo severo da piccolo poi piano piano si è trasformata in qualcosa molto vicina all’Asperger, adesso è un bambino, come vengono definiti, ad alto funzionamento, però il suo sguardo è rivolto a tutti quelli che hanno una diversità fisica, psichica, di pelle, sentimentali, di scelte di vita… E’ una viaggio gentile, perché la chiave è la gentilezza, in tutto il mondo della diversità, tutto quello che abbiamo incontrato in questi anni”.

La diversità in senso lato è rappresentata anche dalla presenza nel film di personaggi noti come Roberto Saviano, diverso prima di tutto perché vive sotto scorta, dell astronauta Samantha Cristoforetti, una donna nello spazio, e dell’attore Fortunato Cerlino che aiuta un giovane attore nello spettro autistico a preparare la scena madre di Robert De Niro in Taxi Driver. “Con Saviano è stato interessante, Nino stava studiando la teoria della felicità di Epicuro, quindi è stata una conversazione su quello, molto bello”.

Nel film Nino ha messo molto del suo, nella scelta delle domande negli incontri, nelle invenzioni. “Si è molto divertito, nella mia stanza ha preso un cappotto mio lilla, una giacca verde e una sua cravatta rossa, è uscito travestito e ha detto: questo film è una cosa importante, voglio avere una divisa importante”. Il 13 novembre, nella giornata mondiale della gentilezza il film sarà proiettato a Milano e nella stessa settimana ci saranno alcune anteprime a Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli in attesa della distribuzione a inizio 2019. Con un messaggio chiaro: “Vorrei che si creasse una rete di gentilezza intorno alla diversità, la chiave della gentilezza sembra così piccola ma è una chiave potentissima, non ci si pensa, ma se i conflitti possono essere risolti con la gentilezza a volte prendono strade inaspettate e positivissime”.