di Giuseppe Novelli
Emergono una serie di interrogativi su Salah Abdeslam arrestato nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles. Quel tragico 13 novembre, quando Parigi si trovò faccia a faccia con il terrore jihadista, Abdeslam doveva farsi saltare in aria nei pressi dello Stade de France (dove era in corso l’amichevole tra Francia e Germania). Invece non lo fece, ci ripensò. Perché? Di certo dopo essere stato arrestato il decimo uomo del commando di Parigi, oggi si è presentato davanti al giudice delle indagini preliminari. E come annunciato dal suo avvocato difensore, Sven Mary, ha deciso di collaborare. “Salah Abdeslam – ha spiegato il legale – sta collaborando con la giustizia belga, questo è ciò che posso dire”. Il gip ha convalidato l’arresto e lo ha formalmente incriminato per gli attacchi terroristici. A breve il breve 26enne franco-marocchino “ricomparirà” di fronte allo stesso magistrato, che dovrà valutarne l’estradizione in Francia . “Accerteremo se il mandato è legale, e poi vedremo – ha proseguito Mary – almeno in questa fase il mio assistito rifiuterà di essere estradato. Non è certo perché lui lo rifiuti che non sara’ consegnato, ma questo potrà comportare una dilazione supplementare”.
Dunque, Abdeslam ha deciso di collaborare con la giustizia belga e ha già ammesso di essere stato nella capitale francese nel giorno delle stragi che uccisero 130 persone. La decisione di estradare in Francia Salah verrà presa “entro 60 giorni a partire dal suo arresto”, o 90 giorni in caso di ricorso, ha detto il ministro della Giustizia francese, precisando che si tratta di una “procedura esclusivamente giudiziaria, in cui non è coinvolto il potere esecutivo” e “il rifiuto da parte della persona coinvolta di essere consegnata alle autorità straniere non impedisce l’esecuzione della consegna”. Abdeslam, è stato trasferito alla prigione di Bruges nel Nord-Est del Belgio. Rimasto ferito a una gamba nell’operazione che ha portato al suo arresto, Abdeslam ha lasciato poco dopo le 18, a bordo di un’ambulanza scortata dagli agenti della sicurezza, la sede della polizia giudiziaria federale di Bruxelles, dove è stato interrogato per la prima volta. (foto, la cattura di Salah Abdeslam che indossa una felpa bianca)