La Turchia aumenta i dazi e la lira vola. Trump attacca: decisione “deplorevole”

La Turchia aumenta i dazi e la lira vola. Trump attacca: decisione “deplorevole”
Banconote turche
15 agosto 2018

Sale la tensione tra Washington e Ankara, dopo che Turchia ha deciso di rialzare le tariffe doganali su alcuni prodotti di importazione Usa, come auto (del 120%), alcol (140%), tabacco (60%), ma anche riso e cosmetici. La misura ha spinto al recupero la lira (tl) che, in significativa ripresa, ha toccato il valore di 5,85 per un dollaro dopo che il 13 agosto servivano 7,24 tl per un biglietto verde, apice di una perdita del 40% in poche settimane.

E da Ankara non e’ arrivato il segnale di disgelo atteso: il tribunale di Smirne ha respinto una nuova richiesta di rilascio di Andrew Brunson, il pastore americano al centro dello scontro, arrestato nel 2016 con l’accusa di terrorismo e spionaggio, e in cambio della scarcerazione del quale Washington revocherebbe le sanzioni. Intanto l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim ben Hamad Al-Thani, oggi in visita ad Ankara, ha annunciato investimenti diretti in Turchia per 15 miliardi di dollari, ha reso noto la presidenza turca dopo l’incontro con il presidente Recep Tayyip Erdogan. Una scelta in soccorso all’economia turca, in un momento di gravi difficolta’ a causa della crisi diplomatica con gli Stati Uniti, sfociata in sanzioni e dazi reciproci. Ma per la Casa Bianca “i problemi economici della Turchia sono parte di una tendenza a lungo termine e non sono il risultato di azioni degli Stati Uniti”.

Washington ha definito “deplorevole” la decisione della Turchia di aumentare i dazi. “Le tariffe imposte dagli Usa erano nell’interesse della sicurezza nazionale, le loro sono rappresaglie” e sono un “passo che va nella direzione sbagliata”, ha commentato la portavoce Sarah Sanders, chiedendo nuovamente il rilascio immediato di Brunson. Erdogan, che ha anche invitato i turchi a boicottare i prodotti elettronici Usa, ha avuto un colloquio telefonico con Angela Merkel, dopo che la cancelliera tedesca si e’ schierata contro le sanzioni americane. Un portavoce del presidente ha parlato di un “crescente malcontento dell’Europa nei confronti delle politiche dell’amministrazione Trump”, per poi annunciare che domani Erdogan parlera’ anche con il collega francese Emmanuel Macron.

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