E’ alta tensione tra le due Coree. Una densa nube di fumo si è alzata dal complesso industriale della città nordcoreana al confine con la Corea del Sud, Kaesong, dopo che è stata udita una forte esplosione. L’esplosione è avvenuta in un ufficio di collegamento intercoreano che ha sede a Kaesong. La radio di stato della Corea del nord ha reso noto che l’ufficio di collegamento inter-coreano a Kaesong è stato “completamente distrutto” e Pyongyang ha aggiunto che “è stato abbattuto tragicamente da una immensa esplosione” alle 14:50 ora locale.
Il ministero dell’Unificazione di Seoul aveva annunciato l’esplosione nel sito di Kaesong, al confine tra le due Coree, che in precedenza era stata resa nota da fonti militari. La deflagrazione arriva dopo le minacce da parte della sorella del leader nordcoreano Kim Jong un, Kim Yo Jong, che aveva parlato della distruzione “dell’inutile ufficio di collegamento” e aveva minacciato l’arrivo dell’esercito nella zona demilitarizzata per contrastare l’invio di materiale di propaganda dal Sud. Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale.
La Corea del Nord “ha messo in pratica la decisione di distruggere completamente l’ufficio congiunto di collegamento Nord-Sud nella zona industriale di Kaesong per tagliare tutte le linee di comunicazione tra il Nord e il Sud”, ha reso noto l’Agenzia centrale nordcoreana. La distruzione è in linea con “l’idea del popolo adirato per assicurare che questa gentaglia e coloro, che hanno nascosto questa gentaglia, paghino a caro prezzo per i loro crimini”, aggiunge la KCNA facendo riferimento ai disertori che dalla Corea del Sud inviano materiale di propaganda verso il Nord, scrive la Yonhap.
Immediata la reazione della Corea del Sud che “risponderà con fermezza a ogni possibvile provocazione militare della Corea del Nord”, ha reso noto il ministero della Difesa di Seoul, citato dall’agenzia Yonhap in una breaking news. “Per quanto riguarda le attuali situazioni di sicurezza, i nostri militari stanno monitorando da vicino i movimenti delle forze armate nordcoreane 24 ore su 24 ed hanno fatto del loro meglio per gestire la situazione ed evitare che si trasformasse in una crisi militare”, ha riferito il ministero della Difesa sudcoreano. Ma “se la Corea del Nord compirà azioni militari provocatorie, i nostri militari risponderanno con fermezza”, ha aggiunto il ministero.