“SALVE, MI FA VEDERE IL FAP?”: se te lo chiedono al posto di blocco devi mostrarlo immediatamente | Denuncia e sequestro dell’automobile

Posto di blocco - (pexels) - ilFogliettone.it
Se ti fermano per un controllo in auto e ti trovane senza rischi di passare un guaio bello grosso, ti levano l’auto.
Chiunque si metta alla guida di un’auto deve portare con sé alcuni documenti essenziali: la patente di guida, la carta di circolazione (o il Documento Unico di Circolazione) e il certificato di assicurazione. Secondo l’articolo 180 del Codice della Strada, la mancata esibizione di questi documenti può comportare una sanzione amministrativa compresa tra 42 e 173 euro.
Se l’automobilista non è in grado di mostrarli al momento del controllo, è tenuto a presentarli entro un termine stabilito presso l’ufficio indicato dall’agente accertatore, pena una multa che può variare tra 419 e 1.682 euro. Tuttavia, una circolare del Ministero dell’Interno consente di esibire il certificato di assicurazione anche in formato digitale, visualizzandolo sullo smartphone o stampandolo direttamente dal web.
La carta di circolazione è un documento fondamentale che certifica l’idoneità del veicolo a circolare su strada. Dal 2020, è stata sostituita dal Documento Unico di Circolazione (DUC), che riunisce in un unico fascicolo anche il certificato di proprietà. Questo documento riporta informazioni dettagliate sulla vettura, come il modello, la classe di emissioni, le dimensioni e gli pneumatici omologati. Ma c’è qualcosa che alcuni automobilisti non sanno. Negli ultimi anni, sono aumentati gli annunci che propongono la rimozione del FAP (filtro antiparticolato) e della valvola EGR dalle automobili diesel.
E’ fondamentale sapere che questa pratica è illegale e comporta gravi conseguenze, sia dal punto di vista ambientale che legale. Il FAP è un dispositivo obbligatorio per tutte le auto diesel moderne, progettato per ridurre le emissioni di particolato PM10 e PM2,5. Queste particelle, di dimensioni microscopiche, sono altamente inquinanti e pericolose per la salute umana, poiché possono penetrare nei polmoni e causare gravi malattie respiratorie.
Perché alcuni automobilisti scelgono di rimuoverlo?
Molti automobilisti, per evitare problemi di rigenerazione o riduzioni di prestazioni, scelgono di eliminare il FAP. Alcuni meccanici offrono questa soluzione per aggirare i disagi legati alla sua manutenzione, ma senza informare adeguatamente sui rischi e sulle gravi conseguenze che ne derivano.
Eliminare il FAP significa aumentare drasticamente le emissioni di polveri sottili, contribuendo all’inquinamento atmosferico. Le particelle PM2,5, se inalate, possono inoltre provocare malattie respiratorie croniche, danneggiando la salute di tutti, incluso il conducente stesso.

Sanzioni e rischi legali
Chi rimuove il FAP può essere sanzionato con multe che vanno da 422 a 1697 euro, oltre al ritiro del libretto e l’obbligo di ripristinare il dispositivo. Inoltre, le Forze dell’Ordine sono dotate di strumenti per analizzare i gas di scarico e individuare facilmente le manomissioni.
Oltre alle sanzioni amministrative, la rimozione del FAP può comportare una denuncia penale per reati ambientali. Le pene previste vanno dai 2 ai 6 anni di reclusione e multe fino a 100.000 euro. Per questo motivo, è fondamentale mantenere il filtro funzionante e gestirne correttamente la manutenzione, evitando di incorrere in problemi legali e ambientali.