Ha scelto una piazza difficile come quella di Palermo, Matteo Salvini, per presentare il suo nuovo progetto politico “Noi con Salvini” che partendo dal superamento dei contrasti che in passato hanno caratterizzato il rapporto tra Nord e Sud, si propone come nuova voce alternativa di destra. Illustrando i contenuti del nuovo programma politico, il leader della Lega ha chiesto scusa ai meridionali: “Se abbiamo avuto toni sbagliati o eccessivi io a differenza di Renzi sbaglio, basta chiedere scusa, e basta non ricommettere gli stessi errori”. Ma ha detto di aver attaccato e di voler attaccare in futuro non i cittadini, ma la cattiva politica. Poi, ha parlato della mafia come del nemico pubblico numero uno da combattere e sulla Sicilia ha aggiunto: “Potrebbe essere una miniera d’oro. Invece ha avuto il tasso di disoccupazione più alto. L’autonomia alla Crocetta è fallimentare”. A Palermo, però non ha ricevuto un’accoglienza cordiale. Centinaia di contestatori si sono radunati per la Giornata “dell’orgoglio terrone”, con cartelli e slogan contro Salvini e qualcuno gli ha anche lanciato contro uova e ortaggi. Emanuele Surdi del Centro Anomalia: “Palermo non perdona perché lui con la Lega ha buttato sempre tantissime infamie contro la Sicilia e il Sud, dicendo che noi eravamoi terroni che puzzavano, che non lavorano e che rubano”. Ai manifestanti Salvini ha risposto: “La contestazione colorata e colorita è anche il sale della democrazia, basta che non vengano alle mani con le forze dell ordine e non intimoriscano gli altri cittadini perché questa non è contestazione ma fa parte della violenza e della demenza”.