Salvini apre campagna in Emilia a 3 mesi da voto

Salvini apre campagna in Emilia a 3 mesi da voto
Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni
1 novembre 2019

E’ partita da Parma la ‘campagna d’Emilia’ di Matteo Salvini. Con quasi tre mesi di anticipo sull’appuntamento elettorale del 26 gennaio, il leader della Lega ha individuato nelle elezioni in Emilia-Romagna uno snodo fondamentale della politica italiana: strappare al Pd la sua storica e simbolica roccaforte non potrebbe non avere ripercussioni anche sugli equilibri nazionali. “Il voto in Emilia-Romagna – ha detto – ha un valore prima di tutto per i cittadini del territorio, ma e’ indubbio che avra’ un’importante valenza nazionale” Salvini, con la candidata alla presidenza Lucia Borgonzoni, e’ partito dal nord-ovest della Regione, l’area dove il centrosinistra e’ storicamente meno forte. Ma nei prossimi giorni comincera’ a girare anche il resto del territorio, in vista della convention all’americana del 14 novembre al PalaDozza di Bologna, tempio del basket cittadino, ma anche luogo molto legato alla storia della sinistra italiana: nel 1990 vi si e’ svolto l’ultimo congresso del Pci.

Dopo il bagno di folla a Parma, si e’ diretto verso Ziano Piacentino, per la festa della zucca, rinnovando, in un certo modo, la tradizione di Umberto Bossi, che quando era alla guida del Carroccio trascorreva sempre la vigilia di Ognissanti sulle colline intorno a Piacenza, sia pure in un luogo diverso da quello scelto da Salvini, sempre per la festa della zucca. Per proseguire la battaglia delle regionali emiliano-romagnole che s’interseca con quella parlamentare sulla manovra: “Siamo pronti a dare battaglia in aula e cercheremo di modificare il piu’ possibile un provvedimento pieno di tasse e che scontenta tutti e non piace a nessuno”. “Quello del 26 gennaio – ha detto Salvini – e’ un voto per risolvere le questioni di questa regione che dopo 50 anni sente ora l’esigenza di un cambiamento vero”. A guidarlo sara’ Lucia Borgonzoni. “Proveranno a fermarci in tutti i modi – ha detto lei – si inventeranno di tutto, ci minacceranno perche’ il modo con cui loro sono andati avanti a conquistare i comuni era minacciare sul lavoro la gente”. A Parma non e’ mancato qualche momento di tensione. L’iniziativa di Salvini e’ stata infatti accompagnata da un ingente schieramento di forze di polizia che ha presidiato il centro di Parma dove a poca distanza dall’iniziativa leghista c’e’ stata una contromanifestazione di esponenti di sinistra. Un cordone di polizia in tenuta antisommossa ha diviso le due manifestazioni, ma non ci sono stati scontri.

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