Salvini attacca: stop a fondi associazioni. Anpi “Negazionista è lui”
Stando agli interventi previsti, un numero consistente di vittime sarebbe dovuto ai militari fascisti e non ai partigiani titini
Non si placa la polemica per il convegno sulle foibe organizzato per il 10 febbraio dall’Anpi di Parma, nel quale si ipotizzerebbe, stando agli interventi previsti, che un numero consistente di vittime sarebbe dovuto ai militari fascisti e non ai partigiani titini. Una visione “negazionista”, sostiene il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che e’ netto: “E’ necessario rivedere i contributi alle associazioni, come l’Anpi, che negano le stragi fatte dai comunisti nel dopoguerra”. Sulla stessa linea la deputata leghista Barbara Saltamartini: “Ancora una volta Anpi promuove iniziative negazioniste sulle Foibe. Ancora una volta si vuole negare l’eccidio dove migliaia di nostri connazionali furono barbaramente trucidati dai comunisti titini. Vergognatevi! Basta contributi pubblici a queste associazioni”.
Pronta la replica degli organizzatori: “L’Anpi non e’ negazionista e chi lo afferma non sa di cosa sta parlando. Il primo e vero negazionismo e’ stato quello delle destre nei confronti della Resistenza, a partire dal Movimento sociale italiano fino alle destre di oggi”, ha spiegato il presidente dell’Anpi di Parma, Aldo Montermini, interpellato dall’Agi. Peraltro il convegno e’ organizzato da 14 anni “da un comitato antifascista della citta’ – ha precisato – e noi da anni siamo invitati e vi partecipiamo per sostenere le idee della nostra associazione”. Sul manifesto dell’iniziativa c’e’ anche il simbolo dell’Anpi. “Questo – ha concluso Montermini – significa che non abbiamo nulla da nascondere”.[irp]
Non e’ pero’ dello stesso avviso la presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo, che si dissocia: “Sia la frase sulla pagina Facebook dell’Anpi di Rovigo (dove le foibe venivano definite “fandonie”, ndr) che l’iniziativa di Parma non sono condivisibili e offrono uno straordinario pretesto di polemica a chi e’ molto piu’ amico di Casapound che dell’Anpi”, scrive, replicando poi a Salvini: “L’aggressiva dichiarazione del Ministro dell’Interno ci consente di precisare, una volta per tutte, che all’Anpi il Governo non da’ contributi a fondo perduto bensi’ finanzia – come per tutte le associazioni riunite nella Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane – progetti di ricerca che vengono accolti dal Ministero della Difesa, sulla base di precise proposte e dopo aver ottenuto parere favorevole delle Commissioni Difesa della Camera e del Senato”.
E sulle parole di Salvini si e’ pronunciato anche Emanuele Fiano del Pd: “Si possono contrastare le idee ed e’ giusto opporsi ad eventuali ipotesi di negazione della storia. Io l’ho fatto per primo sull’episodio delle Foibe e delle dichiarazioni dell’Anpi di Rovigo. Ma chiedere di soffocare la voce dell’Anpi ha un’altro significato, e’ un significato politico”. Per Fiano “chi chiede di tagliare i finanziamenti all’Anpi vuole spegnere la voce di chi rappresenta la guerra di liberazione partigiana. Ed in democrazia chi vuole spegnere una voce di liberta’, di chi rappresenta coloro che regalarono la liberta’ a questo Paese, e’ sempre dalla parte opposta alla mia. Non lo permetteremo”.