Un Partito popolare europeo che distolga lo sguardo da sinistra, stracciando l’alleanza “suicida” degli ultimi anni con i Socialisti, e che si rivolga invece verso destra, verso il nuovo gruppo sovranista cui sta lavorando Matteo Salvini. A quella che sembra una ‘missione impossibile’, visti gli orientamenti attuali a Strasburgo e Bruxelles della dirigenza del Ppe, mirano il capo della Lega e un peso ‘massimo’ dei futuri equilibri europei come l’ungherese Viktor Orban (seppur indebolito dalla sospensione temporanea dal Ppe). Salvini sara’ domani in visita istituzionale a Budapest, e, in qualita’ di ministro dell’Interno, avra’ un bilaterale con l’omologo Sandor Pinter. Ma non e’ un mistero che il vero motivo del viaggio del vice premier italiano e’ parlare di future alleanze in vista del voto del 26 maggio nel corso della colazione di lavoro con il primo ministro e leader di Fidesz.
Salvini, che da mesi e’ impegnato in una campagna acquisti per allargare il gruppo dei sovranisti di cui fa parte insieme al Rassemblement national della francese Marine Le Pen, punta a stringere un’intesa anche con l’amico Orban, che ha gia’ incontrato ad agosto in un lungo e cordiale faccia a faccia a Milano. Dal canto suo l’ungherese, che non appare per nulla intenzionato a lasciare il Ppe, vorrebbe che i Popolari dialogassero con la destra sovranista; idea tutt’altro che sgradita a Salvini, senonche’ lo Spitzenkandidat dei Popolari Manfred Weber ha finora escluso piu’ volte questa ipotesi. Molto dipende anche dall’esito del voto e del dibattito che ne emergera’ dal momento che ogni confronto sulle future alleanze, visto il sistema elettorale proporzionale, e’ rinviato al 27 maggio. I Popolari tra l’altro sono gia’ in fibrillazione per il deludente risultato alla politiche spagnole che li ha visti indeboliti dal voto andato ai post franchisti di Vox, con i quali Salvini vorrebbe allearsi anche se gli spagnoli hanno gia’ annunciato che aderiranno ai Conservatori. Su tutto poi ovviamente pesa anche l’incognita del voto dei cittadini britannici.
“Salvini ha un ruolo politico importante, noi abbiamo interesse a consolidare con lui un buon rapporto. La gente qui lo vede come un compagno della stessa sorte, subiamo entrambi attacchi, ma lui e’ l’eroe che ha fermato per primo le migrazioni dal mare, noi sulla terra”, ha affermato Orban, in una intervista alla ‘Stampa’. “Lo ricevero’ come ministro del governo italiano e vicepremier, ma non parleremo solo di temi bilaterali, bensi’ anche di affari di partito. E poi andremo a Roeszke, confine con la Serbia, per fargli vedere come difendiamo noi la frontiera”, ha aggiunto. Il Ppe, secondo Orban, “si sta preparando a compiere un suicidio, vuole legarsi alla sinistra e cosi’ andare insieme a fondo. La verita’ e’ che non abbiamo successo, abbiamo sempre meno primi ministri del Ppe e avremo anche meno seggi”. Orban e’ stato molto duro col Ppe.
Sui popolari, ha avvertito, “pende il giudizio degli elettori”, “vorrei che il nostro partito evitasse questa sorte suicida”, “non leghiamoci alla sinistra, cerchiamo un’altra strada, quella della cooperazione con la destra europea. Non sappiamo quale formazione Salvini costruira’, ma speriamo riesca a crearne una forte”. “Il Ppe deve collaborare con questa destra europea. Non e’ un segreto che io sostengo questa linea, la forma di questa partnership la vedremo piu’ avanti, ma vorrei proprio che il vostro vicepremier cooperasse con il Ppe. Un ruolo chiave pero’ lo deve svolgere Forza Italia, e’ il gruppo di Berlusconi a far parte del Ppe. Quindi questi sono affari italiani”, ha sottolineato. Ottimista su possibili collaborazioni col Ppe si e’ mostrato anche Salvini. “Dipende dagli elettori, dipende da come voteranno i cittadini italiani”, ha affermato, a margine di un comizio per le amministrative a Tivoli. “Se scelgono la Lega, quello che stiamo facendo in Italia lo faremo in Europa ovviamente alleandoci con tutti tranne che con la sinistra”.