Politica

Salvini incalza: serve una riforma della Giustizia, è necessaria per gli italiani

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, continua a sottolineare l’urgenza di una riforma della giustizia in Italia, affermando che “la responsabilità civile dei giudici” e la “separazione delle carriere” non sono richieste per lui, ma per “60 milioni di italiani”. Il vice premier ha evidenziato che la necessità di riformare un sistema giudiziario che, secondo lui, porta a ingiuste incarcerazioni è più attuale che mai.

L’assoluzione e le ingiuste carcerazioni

Riferendosi all’assoluzione nel processo Open Arms, il ministro ha espresso la sua soddisfazione dicendo: “Sono contento che sia finita così”. Tuttavia, ha chiarito che “l’assoluzione non deve far dimenticare i problemi sistemici” che affliggono la giustizia italiana. Salvini ha ricordato che, ogni anno, “mille italiani vengono ingiustamente incarcerati”, con il tragico esempio di tre persone che, secondo lui, “verranno incarcerate senza motivo” proprio in questa domenica, l’ultima prima di Natale.

Difendere i confini e la patria

Il capo del Carroccio ha anche riflettuto sul suo recente ritorno a Milano, dopo tre anni, affermando: “Non da potenziale, presunto delinquente, assassino criminale, sequestratore”. Ha rimarcato l’importanza di “difendere i confini e la patria”, affermando che “proteggere gli italiani e combattere contro traffici illeciti è un diritto e un dovere”. Ha invitato la sinistra a riconoscere queste realtà, dichiarando: “Se ne facciano una ragione”.

In un periodo in cui la giustizia è sotto i riflettori, le parole di Salvini pongono l’accento su una questione cruciale per il futuro dell’Italia. La riforma della giustizia non è solo una questione politica, ma una necessità per garantire diritti e protezione a tutti i cittadini. La “responsabilità civile dei giudici” e la “separazione delle carriere” potrebbero rappresentare passi fondamentali verso un sistema più giusto e equo, nell’interesse di ogni italiano.

Pubblicato da
Giuseppe Novelli