Salvini insiste: è una patrimoniale, Parlamento cambi ddl
Ping pong con Draghi dalla Slovenia. Renzi taglia corto: “Diversivo per scoppola Lega”
Nessuna patrimoniale e nessuna intenzione di aumentare le tasse, tanto meno sulla casa. Mario Draghi con poche parole pronunciate in Slovenia smentisce la versione di Matteo Salvini, che dopo lo strappo in Consiglio dei Ministri sulla delega fiscale ha insistito con la sua lettura della revisione delle rendite catastali. Parole chiare, quelle del presidente del Consiglio, che comunque fonti della Lega provano a girare come un’apertura alle istanze del Carroccio: “Bene Draghi”.
In mattinata Salvini aveva tuonato contro la delega, approvata senza la presenza dei ministri leghisti: “Una patrimoniale mascherata”, girando sul titolare dell’Economia Daniele Franco le responsabilità: “Draghi a Confindustria ha detto ‘è il momento di ridare soldi agli italiani non di prenderli’, quindi non mi basta il fatto che il ministro Franco mi dica ‘eh ma chi ci sarà fra qualche anno vedrà che cosa fare’. Io non ti do una delega in bianco perché fra qualche anno tu mi vada a fregare”.
La risposta di Draghi arriva dopo qualche ora, durante la conferenza stampa in Slovenia al termine del vertice sui Balcani: “No, non c’è una patrimoniale”, replica laconicamente. E poi: “Questo governo non tocca le case degli italiani: ho detto fin dall’inizio che non avrei aumentato le tasse. Sono passati sette mesi, non le abbiamo aumentate, ci sono state molte richieste di farlo e abbiamo detto di no. Un po’ di credibilità l’abbiamo acquisita, questo governo non aumenta le tasse”. Confermando poi l’intenzione di procedere alla revisione delle rendite, “un’operazione trasparenza”, che “prende 5 anni” e quindi “di eventuali decisioni di politica fiscale se ne parlerà dal 2026”.
Nulla di più che quanto sempre detto dal premier, anche ieri in conferenza stampa, ma dalla Lega arriva comunque una lettura positiva: “Bene Draghi contro patrimoniale e nuove tasse sulla casa, adesso il Parlamento in Aula tolga ogni accenno a riforma del Catasto che preluda a nuove tasse sulla casa”, dicono fonti leghiste. Una battaglia su cui però in Parlamento la Lega al momento trova solo l’appoggio di Fratelli d’Italia. Forza Italia infatti ribadisce il sostegno e la fiducia in Draghi, con Mara Carfagna che definisce “una scelta che non comprendo” l’assenza della Lega su un provvedimento “che se non viene approvato non arrivano i soldi dell’Europa in Italia”. Più tranchant Matteo Renzi: “Tutta fuffa, Salvini ha preso una scoppola alle amministrative e parla di altro, si chiama diversivo. Figuriamoci se Draghi vuole alzare le tasse, ha detto una cosa chiarissima: le tasse non si alzano”.