Ci sono i “popoli dell`Europa”, le singole nazioni, che devono essere “liberati” e non più il Nord Italia, la Padania, dall`odiata Roma ladrona dei tempi della Lega di Bossi. Nel primo raduno di Pontida con Salvini al governo da vice premier e ministro dell`Interno (e senza il fondatore Bossi), il leader leghista sposta l`asse della politica del Carroccio dal piano nazionale a quello europeo, per una battaglia interna alla Ue che porti al rafforzamento dei confini esterni in chiave anti immigrazione e la Lega a lavorare a “un’alleanza dei populisti, parola che per me è un complimento”.
E promette “trent`anni di governo” di “un`Italia che non ha paura di niente e nessuno”. “Io penso a una ‘Lega della Leghe ‘in Europa, che metta insieme tutti i movimenti liberi che vogliono difendere i propri confini e il benessere dei propri figli: è questo il futuro, pacifico e sorridente, a cui stiamo lavorando”, ha detto Salvini. Da qui, sul “sacro suolo di Pontida”, il cambio radicale della formula del giuramento. “Avete voglia di giurare, voi, di non mollare, finché non avremo liberato i popoli di questa Europa. Giurate sì o no?”, ha chiesto Salvini alla platea di militanti giunti da tutte le regioni italiane.
Scontata la risposta della folla, che ha acclamato per tutto il “capitano” durante tutto l`intervento, durato circa un`ora, seguito ai discorsi di tutti i cinque ministri leghisti e dei presidenti delle regioni a guida centrodestra. L`obiettivo è “cambiare l`Europa. “Se le idee della Lega contageranno gli altri Paesi europei questa Europa avrà la speranza di esistere. Altrimenti vincono loro, quelli per cui non esistono i confini, non esistono regole, esistono solo diritti ma non doveri”. “Simone Weil – ha aggiunto – diceva che i doveri vengono prima dei diritti. E questo se lo deve mettere in testa chi arriva in Italia domani mattina”. Sul piano dell`alleanza di governo con il movimento 5 Stelle, Salvini da un lato ha voluto rassicurare: “Cercano di farci litigare con i nostri compagni di governo, ma non ci riusciranno. In questi primi mesi di lavoro ho trovato nei dirigenti 5 stelle persone oneste, coerenti e con la voglia di cambiare il Paese”.
Dall`altro ha messo in chiaro le cose, con chi, come il presidente della Camera Roberto Fico, ha idee diverse dalle sue sulle Ong: “Certo se i porti si chiudono o si aprono lo decide il ministro dell’Interno, funziona così”. Ad un mese dall`insediamento del governo, Salvini ha voluto celebrare le prime azioni dell`esecutivo ribadire alcuni obiettivi. Tra gli altri, l`impegno a cancellare la legge Fornero, una legge “inumana e sbagliata”, “smontandola pezzo per pezzetto, introducendo quota cento. Cercheremo di farlo rispettando i vincoli imposti – ha detto – ma vi do la parola d`onore che se per dare un futuro ai propri figli, per evitare che scappino all`estero, dovrò ignorare uno zero virgola imposto da Bruxelles per me quello zero virgola conta zero”.
E ha ribadito la sua battaglia contro l`obbligatorietà dei vaccini, e per difendere i diritti dei bambini di avere una mamma e un papa e il diritto delle donne di non essere un utero in vendita. Mi fa schifo il solo pensiero – ha detto – dell`utero in affitto e dei bambini in vendita come al centro commerciale”. Salvini ha promesso la cancellazione degli sconti di pena per assassini e stupratori e lotta senza quartiere alla mafia e alla `ndrangheta. Riguardo l`accordo Ue sui migranti “è un primo passo: finalmente si è discusso delle proposte italiane, siamo a meta’ opera. Si sono accorti che possiamo dire dei no, e se c’è bisogno li diciamo”. Un discorso, quello di Salvini, con ripetuti accenni alla “comunità Lega”.
“Questa è casa mia, questa è casa vostra – ha detto aprendo il discorso – fate arrivare il grido d`amore che arriva da Pontida. qui c`è voglia di costruire, di stare bene insieme. l`amore è l`occupazione di chi non ha paura. Qui c`è amore, non c`è invidia, non c`è gelosia, non c`è rancore. Lasciamo che siano gli altri a odiare, rosicare. Noi abbiamo tempo solo per costruire”. Sulla difesa dei confini, Salvini sta proposto “un patto d`onore e d`amore con voi”. Spingendosi a paragonare la situazione attuale con quella della prima guerra mondiale. Prossima scadenza elettorale importante saranno “le Europee del prossimo anno”, ha detto il leader leghista, che “saranno un referendum fra l’Europa delle elite, delle banche, della finanza, dell’immigrazione e del precariato, e l’Europa dei popoli e del lavoro”. Askanews