Dal governo “hanno detto tutto e il contrario di tutto. Fanno sulla manovra come sul Mes. Ma se un trattato è sbagliato, come dicono tutti gli economisti, non va rinviato ma sospeso. Gli italiani hanno capito” la riforma del Mes, “questi giocavano sulla segretezza e il silenzio ma noi abbiamo portato il dibattito nel Paese. Martedì lo portiamo in Parlamento e conto che molti parlamentari sceglieranno secondo coscienza e non secondo convenienza”. Ne è convinto Matteo Salvini, leader della Lega, in vista del voto sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte alla vigilia dell’Eurosummit sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, previste in Parlamento per mercoledì prossimo.
“Innanzitutto buon Sant’Ambrogio e buona Immacolata e viva il presepe, per un’Europa che o è cristiana o non è”, ha detto arrivando in Largo Cairoli per la raccolta delle firme indetta dalla Lega contro la riforma del Mes, “e grazie per le firme contro un trattato internazionale che volevano approvare in segreto mettendo a rischio i risparmi degli italiani. Vogliamo stare in Europa ma da servi di nessuno”. Ai cittadini in piazza dice: “Vi ringrazio per quello che state facendo, piazze come queste ci sono in 1500 città italiane. Grazie perché quando il popolo si sveglia e si mette in cammino non ci sono banchieri, finanzieri e Giuseppi che tengano”. E conclude così il breve comizio improvvisato con un megafono “L’Italia agli italiani”. Dietro di lui il deputato Claudio Borghi, che ancora pochi giorni fa aveva ipotizzato l’uscita dall’euro in caso la maggioranza degli italiani lo volesse, e a domanda su quale fosse la volontà della Lega Salvini ha risposto: l’uscita dall’euro “non è nel programma e non è all’ordine del giorno. Non c’è niente su cui mettersi d’accordo. Borghi ha già chiarito”.