“Anche se non sappiamo come pagare, domenica faremo lo stesso Pontida. A costo di pagarla di tasca nostra”. Matteo Salvini tira dritto dopo l’avvenuto blocco dei conti correnti in diverse banche, intestati a sezioni della Lega. La tradizionale manifestazione sul pratone di Pontida “viene pagata dalla segreteria di Bergamo, ma a Bergamo il conto corrente intestato alla Lega e’ stato bloccato. Quindi, ad oggi Pontida non verra’ pagata, ma la faremo lo stesso”, garantisce il segretario. In sostanza, “la Lega non si ferma, domenica saremo a Pontida, cambiera’ completamente la scaletta della giornata, che sara’ nel nome della liberta’ e della democrazia”. Un caterpillar Matteo Salvini dopo il “sequestro” provvisorio dei fondi del Carroccio in seguito alla sentenza che ha colpito la Lega mesi fa e che ha condannato l’ex leader Umberto Bossi a 2 anni e 3 mesi di carcere nel processo su presunte irregolarita’ sull’utilizzo di fondi pubblici da parte del movimento politico. Due anni e sei mesi per Belsito, un anno e sei mesi per il figlio del Senatur, Renzo Bossi. Secondo i giudici, tra il 2009 e il 2011 l’ex tesoriere della Lega si sarebbe appropriato di circa mezzo milione di euro, mentre l’ex leader del Carroccio avrebbe speso con i fondi del partito oltre 208mila euro. La Lega, così, rischia di trovarsi ad affrontare appuntamenti considerati cruciali come la kermesse annuale di Pontida, i referendum sulle autonomie fiscali in Lombardia e Veneto, e la campagna elettorale delle prossime elezioni Politiche senza la possibilita’ di poter ricorrere ai fondi in cassa. Con conseguenze che potrebbero danneggiare proprio la vita stessa del partito. “Stiamo studiando alcune iniziative eclatanti che riguarderanno amministratori, consiglieri, deputati e senatori”, afferma Matteo Salvini in vista della manifestazione di Pontida. La Lega sara’ presente al referendum, alle elezioni in Sicilia, alle elezioni politiche “ma se non cambia qualcosa difficilmente potro’ stampare volantini e manifesti e pagare gli spot elettorali”.
L’interrogativo che non darebbe pace a Salvini in queste ore è se abbia commesso un errore a non aver chiesto la costituzione la Lega come parte civile nel processo a Umberto Bossi a Genova. “Contavamo che in Italia ci fosse giustizia – dice – ci ritenevamo parte lesa, ma in Appello agiremo come Lega”. Salvini ha escluso per ora azioni legali contro l’ex leader Bossi e l’ex amministratore Belsito. “Oggi pensiamo solo a fare politica, poi vedremo le vecchie gestioni”. “Aspettiamo che dai massimi vertici dello Stato qualcuno si pronunci su questa che è una violazione della libertà – aggiunge il leader del Carroccio -. Abbiamo cambiato segretario, tesoriere, statuto e azione politica. Negli ultimi tre anni non abbiamo preso una lira di finanziamento pubblico, perché non c’è più, e in cassa ci sono appena trentamila euro. Ma lunedì io devo pagare le società dei pulmann per Pontida e gli stipendi ai nostri 12 dipendenti”. “A nessun movimento politico nella storia della repubblica italiana – chiosa Salvini – è mai stato riservato un trattamento del genere, con un sequestro preventivo senza nemmeno una notifica al legale rappresentante”. Come farà la Lega, userà conti correnti all’estero? “Escludo di aprire un conto all’estero. Stiamo studiando, legge alla mano, in perfetta trasparenza, perché nei miei tre anni di segreteria la trasparenza è inappuntabile”, conclude. Poi la stoccata a Matteo Renzi. “In questi minuti un mio omonimo segretario di partito dice che la Lega ‘deve restituire i 48 milioni di euro che ha rubato, ma non ne parla nessuno’ – chiosa Salvini -. Sarebbe preoccupante che un segretario di partito, che si chiama democratico, se ne freghi di quanto dice la Costituzione, ovvero che un cittadino e’ innocente fino al terzo grado di giudizio. Renzi si vergogni”. Infine, l’affondo: “Al Pd non succede nulla perche’ evidentemente ha piu’ amici dentro la magistratura”.
REPLICA DELLA PROCURA
“Abbiamo il massimo rispetto per la Lega e per tutti i partiti ma noi non abbiamo messo in atto nessun attentato alla Costituzione, anzi abbiamo agito a tutela del Parlamento che si è costituito parte civile”. Così il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha risposto alle dure dichiarazioni di Matteo Salvini, dopo l’ordine del tribunale del capoluogo ligure di sequestrare a scopo cautelativo 49 milioni di euro alla Lega Nord. “Camera e Senato -ha ricordato il procuratore capo- si sono costituiti parte civile nel processo per avere risarcito un danno derivante dalla erogazione di contribuiti che non dovevano essere dati perché fondati su bilanci non corretti. Noi -ha ribadito Cozzi- abbiamo agito a tutela del Parlamento e i processi che questo ufficio manda avanti dimostrano che non si guarda in faccia a nessuno e, tantomeno, a nessun colore politico”. “L’altro giorno -ha aggiunto il procuratore capo di Genova- abbiamo avuto la sentenza per terrorismo, quindi francamente abbiamo altro da fare che stare dietro a polemiche politiche o a privilegiare una forza piuttosto che l’altra. Anche perché -ha concluso Cozzi- è notorio che anche in altri processi molto rilevanti questa Procura ha svolto azioni anche nei confronti di esponenti di altri partiti, agendo con molta serenità e molta imparzialità nei confronti di tutti”.