Politica

Se Salvini non può girare in Italia

di Sarina Biraghi*

Ieri Roma oggi Bologna. E’ mai possibile che in un Paese come l’Italia dove la libertà di pensiero e di espressione dei cittadini è sancita dalla Costituzione, la Carta di cui tutti si sono fregiati, anche quelli che vogliono cambiarla, ad un leader politico non sia permesso fare campagna elettorale? Ai centri sociali non va proprio giù che Matteo Salvini, leader della Lega Nord faccia i suoi giri elettorali nelle città che si preparano al voto amministrativo. Ieri le aggressioni al quartiere della Montagnola a Roma, oggi davanti la facoltà di ingegneria di Bologna dove Salvini doveva incontrare il rettore. E a Bologna non è la prima volta. Anche oggi per fermare il corteo degli attivisti è stata necessaria la polizia che si è beccata lanci di uova carciofi e fumogeni. Ma non basta. C’è stata anche l’irruzione nella libreria Feltrinelli per distruggere il libro di Salvini in vendita proprio da questa mattina. Per i no global e i centri sociali non può essere venduto in libreria. Così, all’urlo “Secondo Matteo va fatto a pezzi!”, gli antagonisti dell’Hobo Bologna hanno preso d’assalto le libreria e strappato diverse decine di copie del volume. Il video dell’assalto è stato poi postato su Facebook ma è stato ricoperto da una pioggia di insulti. A parte i commercianti che hanno fatto entrare ed agire gli antagonisti, questi rivoluzionari non si sa bene di che, hanno danneggiato la stessa libreria distruggendo copie che ovviamente costano. Ma le loro idee passano sopra a tutto… anche al paragone con altri falò di libri nei confronti dei quali stiamo ancora a scandalizzarci… A proposito delle contestazioni violente contro Salvini, che non sarà simpatico ma è un leader di partito italiano, come mai gli altri leader non dicono nulla, non esprimono solidarietà né ricordano a questi attivi attivisti che la democrazia è un’altra cosa, il confronto si fa in altri modi e mai con le mani e gli insulti… *Condirettore de Il Tempo

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