Salvini: parlo a nome del popolo, aspetto le scuse dalla Francia

13 giugno 2018

“Non siamo mai stati così centrali ed asoltati”, ha sottolineato ancora il vicepremier. Ed ora “se l’Europa c’è batta un colpo o taccia per sempre”. Lo ha dichiarato il leader della Lega Matteo Salvini, viceopremier e ministro dell’Interno, nel corso dell’informativa resa al Senato sulla vicenda della nave Aquarius che gli è valsa molti applausi da diversi settori dell’emiciclo anche non di maggioranze e qualche cartello di protesta dai banchi di sinistra, rapidamente fatti rimuovere dalla presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati .

Salvini ha operato una fiera rivendica dell’operato del Governo italiano, ammonendo Unione Europea e i tradizionali alleati europei occidentali dell’Italia a prendere atto che a Roma la linea è cambiata. “Parlo – ha ammonito in particolare in direzione Eliseo- sicuramente a nome del governo e della sua maggioranza. Ma ho l’ambizione di parlare, credo, a nome di un intero popolo: quello italiano. Non abbiamo niente da imparare in termini di accoglienza, generosità e solidarietà da nessuno. Il problema non è il derby Italia-Francia. Il problema è che la nostra storia non merita di essere apostrofata da alcuni termini e spero il governo francese dia le scuse ufficiali nel più breve tempo possibile”.

“Ringrazio la Spagna e ringrazio il buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane, avendo spazio per farlo. Nel nostro paese “ci sono 170mila richiedenti asilo, mentre in Spagna sono 16mila. Dunque il presidente Sanchez ha ampio margine per esprimere la sua generosità, anche nelle prossime settimana”. “Io sono stufo dei bambini che muoiono nel mar Mediterraneo perchè qualcuno li illude che ci sia in Italia e in Europa lavoro per tutti. Sono stufo di questi morti di Stato”. E “se qualcuno perferisce il business – ha incalzato fra l’altro Salvini su scafisti e migranti- accomodatevi in un cooperativa”.

Inoltre, ha ribadito, “stiamo lavorando perché entro il mese di giugno io possa andare in Libia per garantire eguaglianza di diritti e di doveri su entrambe le sponde del Mediterraneo” chiarisce il ministro dell’Interno”. Fra i passaggi più applauditi di Salvini, oltre alla difesa del nazionalismo, c’è stata la nuova stilettata all’indirizzo della filantropia di George Soros. “L’oggetto della prossima informativa sarà da dove vengono le sovvenzioni alle Ong internazionali. Perchè io amo il volontariato ma quando leggo che dietro certe organizzazioni c’è Open Society di Soros qualche dubbio inizia a venirmi su quanto sia spontanea questa generosità”.

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