Salvini pronto per le primarie, ma Bossi lo gela: “Ho l’anti-Salvini, occhio a cambiare la Lega”

CENTRODESTRA Leader leghista: “Berlusconi candidato? Non è nei dieci comandamenti”. Senatur: “Puntare al Sud potrebbe costare in termini di voti” video

o-BOSSI-SALVINI-facebook

Matteo Salvini è un catarpillar.  Oggi di buon mattino il primo attacco lo lancia a Silvio Berlusconi. “Mi presenterei alle elezioni anche domani mattina con le primarie: ho letto che Berlusconi dice ‘se Strasburgo mi riabilita il candidato sono io’. E chi lo ha detto? Non è nei dieci comandamenti che il candidato del centrodestra sarà a vita Berlusconi”.  Altro messaggio al Cav. “Io so solo che gli italiani hanno fretta, che la mia casella mail è piena di gente che cerca lavoro e che ha problemi col mutuo e non ne può più di un’immigrazione fuori controllo. Chiunque voglia perdere tempo o votare il più tardi possibile, pensi a inciuci a destra e sinistra, non fa il bene del paese”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, a Montecitorio. “La Lega – ha aggiunto – è disposta ad allearsi con chiunque abbia le idee chiare e voglia votare in fretta, ribaltare questo Paese, ribaltare il sistema fiscale, ribaltare quest’Europa riprendendo il controllo della moneta. Chi ci sta è il benvenuto, chi ha tempo da perdere lo faccia da solo”.

BOSSI A stemperare gli entusiasmi del leader leghista pensa Umberto Bossi. “Occhio a cambiare la natura della Lega. Nel nostro statuto c’è il Nord, l’indipendenza della Padania, puntare al Sud significa violarlo e potrebbe costare molto caro in termini di voti a Salvini – tuona il Senatur -. Lui è giovane, ci vede bene da vicino ma meno da lontano. Noi anziani invece siamo presbiti, vediamo più lungo”. Lo dice Umberto Bossi in una lunga intervista a Libero in cui afferma di essere pronto anche a candidarsi segretario al congresso della Lega “se il partito non cambia linea”. Ma osserva anche che “forse sarebbe meglio lasciare il passo a un giovane. Ne ho adocchiato uno che potrebbe andare bene”. Quanto al rapporto tra Salvini e il Cavaliere Bossi è chiaro: “Berlusconi è un gigante ha fatto tante cose, Salvini ne ha fatte meno. Certo bisogna vedere se per quando si vota Silvio sarà candidabile”. Alla Lega conviene “votare subito con il sistema elettorale che uscirà dal verdetto della Corte Costituzionale il 24 gennaio, un miscuglio che però fornisce a Salvini l’alibi per la sconfitta: potrà dire di aver perso perché non gli hanno fatto cambiare la legge elettorale”. Tra Salvini e Berlusconi, aggiunge, “c’è uno scontro in atto” per la “leadership del centrodestra. E qui il ragionamento di Silvio non fa una grinza: lui sa che Salvini sta facendo di tutto per candidarsi premier, quindi spinge per il proporzionale, che è la tomba delle aspirazioni del segretario leghista”.